Silenzio in Aula Magna: si parla di Omicidio Stradale!

Grande è stata la partecipazione, di molto superiore alle aspettative, con una aula magna dell'Università degli Studi di Macerata stracolma di avvocati, magistrati, rappresentanti delle forze dell'ordine, docenti e studenti universitari. Le varie relazioni presentate hanno dibattuto la nuova normativa sull'Omicidio stradale ed Ergastolo della Patente, analizzandone i punti critici ed affrontando alcune situazioni operative pratiche particolari, sia dal punto di vista giuridico che da quello medico-legale. Ai saluti di rito del prof. Ermanno Calzolaio, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, sono seguiti gli interventi degli esperti in diritto, coordinati dal Professore Stefano Pollastrelli, Ordinario di Diritto della navigazione e Docente di Diritto dei trasporti e della circolazione stradale. Il Prof. di Diritto Penale, Roberto Acquaroli, ha aperto il suo intervento affermando che nessuna legge potrà mai azzerare il fenomeno”, parlando di una disparità di trattamento della colpa, se confrontata con quella medica, entrando poi nel merito delle differenze tra i vari articoli, spiegando i concetti di colpa, da generica a specifica, e delle ipotesi per ciò che concerne la "fuga del conducente", in relazione all’art. 189 del Codice della Strada. Il Prof. Andrea Tassi, invece, Aggregato di Diritto processuale penale, ha spiegato le modifiche al codice di procedura penale, con la novità dell’arresto obbligatorio e la possibilità di arresto in caso di lesioni, parlando poi dell'accertamento in flagranza di reato e di altri aspetti relativi ai prelievi, affrontati poi anche dal Dott. Roberto Scendoni, Medico Specialista in Medicina Legale. Di fondamentale importanza, ad esempio, sarebbe conoscere le condizioni proprie della vittima, per stabilire se, nei casi di aggravamento delle lesioni, queste dipendano effettivamente dall’incidente (rimarcando l’importanza dell’esame autoptico rispetto ai prelievi di capelli e sostanze derivanti dalle mucose del cavo orale, e come in realtà il sangue sia l’unica sostanza in grado di accertare subito lo stato di intossicazione per alcool o droga, ndr). Particolarmente apprezzati anche i contributi extra e gli interventi al dibattito, tra tutti quello del Procuratore della Repubblica di Macerata, che oltre alle utilissime indicazioni operative, ha sottolineato lo spirito della legge, come un significativo passo in avanti nella solidarietà sociale. Le conclusioni di Emilio Patella, Segretario Nazionale Unasca, hanno rimarcato, l’importanza del concetto di "formazione", sia per i reati da codice penale, che per le importanti novità introdotte al Codice della Strada ed a livello culturale. Ancora una volta l'UNASCA ha dato prova di essere una componente importante della società civile, andando ben oltre gli interessi specifici e settoriali, valorizzando appieno il ruolo delle categorie rappresentate. E’ stata l’occasione perfetta per sottolineare il valore della formazione al cittadino, dell'educazione stradale per ogni conducente, da affiancare alla repressione e all’inasprimento delle pene per reati da evitare e risarcimenti adeguati alle famiglie delle vittime da non dimenticare. Una risposta chiara, decisa e precisa all'insegna della sicurezza stradale e della legalità sociale, alla luce dei "brutti" episodi di corruzione scoperti di recente a livello nazionale!