Questo è il bebè dimenticato a bordo dell'auto!

Altro che "Curiosità", la "turpe" notizia di oggi doveva esser posta nella categoria: "Umane Oscenità"! Parliamo dell'ennesima madre “snaturata” con la coscienza "pulita", che ha pensato bene di scrivere questo inquietante messaggio sul post-it e poi, incollarlo sul seggiolino del bebè abbandonato a bordo della sua utilitaria. "Mamma è andata a fare la spesa, se ho bisogno di qualcosa per favore chiamate questo numero xxx.xxx.xxxx.xxx.". Un passante ascoltando le lamentele del piccolo passeggero nell'auto, ha pensato bene di allertare il personale di sorveglianza del supermercato ed immortalare la scena, fotografando col suo telefonino il bimbo non certo in “dolce attesa” del ritorno dell'innominabile genitrice. La foto è stata poi postata su Facebook, Pinterest, Twitter e altri social networks, suscitando in pochi attimi, legittimi molteplici commenti negativi e disarmanti critiche nei confronti dell'incredibile accaduto e sulla “smemorata” genitrice. La donna e' stata giustamente denunciata e arrestata per abbandono di minore. A trovare il bimbo sono state le guardie private del market dopo che un responsabile della sicurezza avvertito da diversi clienti che avevano sentito il bambino piangere nel parcheggio. Arrivati sul posto hanno poi trovato la macchina con i finestrini semi abbassati, dentro il bambino che si lamentava e gemeva. Con l'aiuto dei vigilantes hanno aperto l'auto e soccorso prontamente il bebè, poco dopo hanno rintracciato infine la madre che stava tranquillamente riempiendo le borse della spesa in tutta calma vicino le casse. La donna ha avuto pure il coraggio di “giustificare” le sue mosse, dicendo di essersi assentata solo per pochi minuti ma in realta', da quanto accertato, sarebbe stata via per quasi un'ora. Lasciare un bimbo di pochi anni in auto, sotto il sole, l'afa e il calore per andare a fare shopping è davvero da incivili e irresponsabili. Altro che denunce, multe e ricorsi, gente cosi è talmente vile, che non riesce nemmeno a vergognarsi. Andrebbero tutti “rinchiusi” in istituti appositi, che potessero davvero averne "cura", facendo capire loro che non basta procreare e sfamare un figlio per essere un buon genitore!

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