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Mobilità Consapevole

Parte la nuova mobilità italiana a Reggio Emilia!

Il 5 ed il 6 ottobre Reggio Emilia, la città più ciclabile d'Italia, ha ospitato gli "Stati generali della Mobilità" per ripensare l'urbanistica nazionale partendo dalle due ruote, elaborando proposte e modifiche al Codice della Strada!

Parte la nuova mobilità italiana a Reggio Emilia!
il logo di "Italia cambia Strada" a Reggio Emilia!

 

 

La “mission” degli Stati Generali della Bicicletta a Reggio dell'Emilia, è quella di diventare un evento nazionale per discutere di una mobilità consapevole e realizzabile, di una diversa qualità di vita urbana fatta di cambiamenti costanti e concreti basati su impegni vincolanti per le amministrazioni pubbliche. Impulso anche verso quella mobilità considerata "dolce”, in alternativa a quella individuale e motorizzata, per affrontare alcune delle criticità principali dei centri urbani italiani. Sono intervenuti amministratori pubblici, esperti del settore, associazioni private e dei cittadini, con l'obiettivo di riportare la Mobilità urbana, vero “indicatore di civiltà” e qualità della vita di una società, al centro del discorso generale della sanità pubblica e della salvaguardia dell'ambiente. Valorizzando l'utilizzo delle due ruote, sono state proposte soluzioni finalmente competitive rispetto all'uso-abuso dell'auto, che favoriscano l'uso della bicicletta come “mezzo di trasporto quotidiano comune”, sicuro, sostenibile, accessibile e dinamico. Reggio Emilia è stato il “palcoscenico” più adatto per il popolo dei ciclisti che si è scoperto molto più forte ed influente di quanto probabilmente pensava: 180 km di piste ciclabili ed il rapporto pro capite + alto, un utilizzo della bici che supera il 20% del totale della mobilità urbana e il 60% dei trasporti casa-scuola su due ruote, su mezzi pubblici, a piedi e con il car sharing. Una richiesta pressante che viene anche dal “momento” di crisi che spinge le famiglie a cambiare abitudini (non a caso la grande ciclabilità dell'Olanda è nata con la crisi petrolifera degli anni Settanta e non se n'è più andata, ndr). Le città sono da sempre “laboratori” innovativi per il Paese, con politiche precise e grazie alla sensibilità e partecipazione dei cittadini, cerchiamo di ripartire e ripensare una mobilità nuova che tenga conto dell'ambiente e degli stili di vita moderni. La conferenza è stata quindi un'occasione per riflettere e sensibilizzare i cittadini, far comprendere loro che spesso la bicicletta è più conveniente e competitiva dell'auto anche in termini di tempo (in molte città, utilizzando le piste ciclabili è possibile raggiungere qualsiasi punto della città, percorrendo molti più km in molto meno tempo di quanto impiega un'auto nelle fasce di punta, ndr). Per realizzare a pieno le proposte serve una “convergenza strategica” a tutti i livelli istituzionali perché la mobilità sostenibile e la ciclabilità siano scelte “portanti” per l'economia del Paese. In Italia si investe sempre meno nel servizio pubblico, mentre all'estero succede il contrario, è necessario quindi combattere la “mala” idea e l'errata opinione pubblica attuale, che le due ruote ed i trasporti pubblici siano mezzi di serie b. Alla fine dei lavori è stato elaborato il Manifesto degli Stati Generali della Bicicletta, con tre "modelli d'azione rapida": misure a breve periodo dal costo zero; misure a medio periodo dal costo lieve e misure a lungo periodo dal costo più alto. Si sono avanzate proposte concrete, altresì sui temi della normativa (modifiche Codice della Strada e normative correlate), organizzazione della Mobilità urbana (moderazione del traffico, zone 30 km, Ztl, Ztm), della governance (politiche nazionali, investimenti, incentivi e disincentivi), della cultura ed educazione alla Mobilità Consapevole (formazione, informazione e comunicazione con l'obiettivo di far crescere l'opinione pubblica sul tema) e di reti ciclabili (circuiti nazionali e locali). E' stato richiesto un impegno per azioni concrete e vincolanti per ridurre l'inefficienza e i costi ambientali e sanitari che il traffico veicolare produce quotidianamente nei contesti urbani. Se anche voi la pensate così e desiderate “cambiare strada” hic et nunc, per aderire al Manifesto degli Stati generali della Bici, basta cliccare QUI, e per saperne di più sulla "mobilità dolce" c'è sempre il nostro partner ufficiale VIAGGIAINSIEME da poter consultare! 

 

 

 

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