Ballano per la sicurezza stradale!

Le campagne per la sicurezza stradale non sono tutte uguali o votate a "shockkare" gli spettatori o i neopatentati. In Svizzera, nel Canton Ticino si chiama in soccorso dei pedoni la Danza, col blasonato “Ballett Zürich” del Teatro dell'Opera, come super partner di lancio dello spot sulla nuova Mobilita' pedonale. "Stai in guardia quando scendi sulla strada” vuol far capire che l'attenzione quando si guida e' la prima cosa per evitare il peggio e di primaria importanza per un'effettiva sicurezza “on the road” verso tutti. Un attimo solo di distrazione può cambiare per sempre le nostre vite e quelle di altri e non certamente in meglio. Per il lancio e la presentazione dell'intera operazione e' stato girato un cortometraggio promozionale che mostra come una passeggiata spensierata nel parco, rischia di trasformarsi in un evento catastrofico se non si rivolge attenzione pure alla carreggiata. Ai “normali” richiami alla sicurezza, si aggiunge la Danza quale esclusiva “forma artistica di movimento”, con gli aitanti ballerini “chiamati” a rappresentare i pedoni. Nuova mobilità per i passanti in Svizzera con l'intervento delle diverse associazioni dei cittadini e delle “etoiles” del Teatro dell'Opera di Zurigo per porre all’attenzione pubblica anche una dimensione “terza” culturale riguardante la sicurezza. Reclutare i pedoni più eleganti, ovvero gli affermati coreografi del “Ballett Zürich” come “attori” protagonisti per promuovere una “giusta causa”, riempirebbe d'orgoglio e di riconoscenza chiunque. Ma la scelta non e' stata casuale, il regista del videoclip si è ispirato ad un tragicomico fatto di cronaca inglese: il “Royal Ballet” di Londra, e' stato costretto a cancellare diverse date del suo spettacolo, perché la prima ballerina aveva subito una grave trauma cerebrale a seguito di un fortuito incidente con un'altra dancers sul palcoscenico. Il video altamente “coreografico” sarà trasmesso in tivu' e al cinema, oltre alla normale propaganda su Facebook e gli altri “socials” dedicati. Alla mobilità di chi va a piedi o in bici, in Svizzera non solo hanno riconosciuto pari diritti, ma ce l'hanno davvero “a cuore”, sostenuta vieppiu' da un fondo nazionale. Prendiamone esempio!