Morire in strada è davvero "diabolico"!

È triste pensarlo ed ancor più accettarlo: ogni giorno sulle nostre strade perdono la vita in media 70 “civili” e molti altri riportano delle ferite o delle ustioni gravissime. L’ultimo rapporto Ue sulla sicurezza stradale, annuncia che nel biennio 2012-2013 si era registrato un calo delle vittime “stradali” dell'8%, con una media di 50 morti per milione di abitanti. L'Italia è l’unico paese in controtendenza perché le vittime sono si ridotte da 72 a 52 nell’ultimo lustro. Andare in moto è sempre la cosa più pericolosa lungo tutto lo Stivale, col 20% dei decessi riguardante solo centauri, e la media Ue del 15%. Di contro nei piccoli paesi balcanici e nelle mini repubbliche ex sovietiche il dato è ancor più allarmante: tra Bulgaria, Romania, Lettonia e Lituania sono oltre i 90 morti per milione di abitanti. Le nazioni con le strade più sicure e con i tassi di mortalità più bassi continuano a essere il Regno Unito, la Svezia, l’Olanda e Malta, con meno di 30 morti per milione di abitanti. In Europa il 38% degli incidenti mortali si verifica sulle strade urbane e interurbane. Il numero delle vittime tra i 15 ed i 25 anni continua a diminuire, mentre cresce quello degli anziani “on the road”. Il week-end è ancora il tempo peggiore della settimana per mettersi in strada: stanchezza del dopo discoteca, guidare in stato di ebbrezza o abusando di stupefacenti, rimangono tra le principali cause di tali sinistri. I disagi non sono pochi vieppiù per i pedoni, con il 22% di vittime specialmente in centro, il 16% in Italia. Donne, bambini ed anziani sono quelli sempre più a rischio quando attraversano la strada. I ciclisti seguono a ruota con l'8% in Europa che scende al 7% in Italia!