Troppe le limitazioni sulla patente per i diabetici!

Norme un tantino oppressive e discriminanti quelle imposte dalla legge attuale che limita ad un massimo di 5 anni, per tutti i diabetici, la durata della validità per la patente. In base alle nuove direttive per rinnovare la patente B, il paziente diabetico deve prima eseguire nell’ordine: una visita oculistica (con esame fundus ed attestazione di acuità visiva, con l’utilizzo eventuale di lenti graduali), poi una visita cardiologica con elettrocardiogramma, ancora una visita neurologica, ed un controllo glicemia ed emoglobina presso un centro diabetologico. Se sono presenti una o più complicanze di qualsiasi natura o altre malattie, il diabetico dovrà essere “inviato” per il rinnovo in commissione medica, con l'esito delle visite effettuate ed un certificato sanitario rilasciato dal diabetologo curante. Si prevede inoltre che lo specialista debba imporre al paziente di “autodenunciarsi” alla Motorizzazione, compromettendo tra l’altro il delicato rapporto medico-paziente. I diabetologi dell'associazione, evidenziano, sulla base degli ultimi dati Istat 2010, come in Italia solo lo 0,05% degli incidenti sia causato da persone affette da gravi disfunzioni, tra le quali anche il diabete. I dati, dimostrano oggettivamente come le persone affette da diabete non rappresentino una classe a rischio maggiore di incidentalità rispetto ai soggetti sani, se non in particolarissime circostanze!