La super ammiraglia della flotta inglese!

L'Inghilterra ha già progettato la nave da guerra del 2050, si chiama "Dreadnought 2050" in riferimento alla prima ammiraglia entrata al servizio della Royal Navy di Sua Maestà nel lontano 1906. Navi madri di plastica che possono diventare all'occorrenza pure trasparenti, armi che sfruttano raggi elettromagnetici, siluri super potenti che viaggiano a più di 300 nodi, sono solo alcune delle idee “meravigliose” da sviluppare in tempi brevi per le navi da guerra del futuro. La sfida è al punto di partenza, esperti di difesa navale, del governo, militari e la migliore industria meccatronica per fornire tecnologie avanzate in un contesto di budget che quando si parla di "corsa agli armamenti" sembra sempre illimitato. Per questo sono stati "assoldati" i piu' "brillanti" geni navali di Sua Maesta', che stimano di poter ridurre l'equipaggio da 300 a 50 persone e grazie alla realtà aumentata poter comandare la navi anche da terra, a distanze di migliaia di miglia nautiche. Nuovi materiali, tra i quali il grafene potrebbero essere utilizzati per la prima volta per aumentare la resistenza degli scafi, per navigare più velocemente, sprecando meno carburante. I futuri “incrociatori” saranno costruiti in materiali compositi ultra-resistenti, leggerissimi, che diventano pure “trasparenti” al passaggio di una semplice corrente elettromagnetica (per consentire all'equipaggio di vedere attraverso lo scafo, migliorando il controllo in battaglia e la visione durante le manovre, ndr). Cisterne “zavorra” potrebbero riempirsi all'occorrenza simulando un effetto “sottomarino” per essere meno visibili ai radar nemici, galleggiando a mezz'acqua. Motori a idrogetti alimentati da reattori a fusione per raggiungere in mare velocità da aerei supersonici! E non finisce mica qui! Gli alberi maestri “convenzionali” potrebbero essere abbandonati per lasciar posto in plancia a droni intelligenti dotati di sensori radar ultraprecisi, collegati alla nave da nanotubi in carbonio raffreddati criogenicamente per trasmettere potenza ai motori e anche agli armamenti laser, uno scudo invalicabile per eventuali attacchi missilistici. Completamente riprogettati anche gli interni delle imbarcazioni del domani, con sale operative alla “Star Trek” veri centri nevralgici e pensanti, pieni zeppi di sensori e ologrammi, connessioni dati superveloci con il resto della flotta, per coordinare e controllare il tutto. Le ammiraglie potrebbero dotarsi di eserciti di mini droni robot, mandando in pensione anche i più sofisticati elicotteri da guerra. La Marina Militare di Sua Maesta' Britannica svela i suoi piani per portare la "pace nel mondo" anche nell'avvenire. Ammodernare ed innovare e' sempre bello, farlo per incrementare la forza militare lascia un po' a desiderare. Voi che ne dite? Its' all right with the Royal Navy 2050?