Lungo tutto lo Stivale, senza pattuglia, la multa non vale!

Nel Settentrione ci sono più rilevatori per “autoveloci” che al Sud, dove invece esiste un numero maggiore di vigili urbani rispetto alla popolazione (la Sicilia ha il 50% della media nazionale). Non a caso il Veneto possiede la media agenti abitanti più bassa ed è secondo per dotazione di autovelox, mentre la Sicilia ha la minor densità nazionale di telelaser. Così come non può dirsi occasionale la maggiore capillarità di velocimetri che "etilometri" sul territorio nazionale. Solamente da un anno le sanzioni per la guida in stato di ubriachezza vanno in parte ai Comuni (con la depenalizzazione della fascia di violazione più lieve, mentre gli introiti da illeciti penali sono sempre appannaggio dello Stato italiano). Per i tagli alla liquidità agli enti locali diminuiscono naturalmente anche gli ausiliari del traffico, ma per adesso non è impensabile immaginare di sostituire gli agenti in carne ed ossa affollando le strade di sparamulte laser pur super intelligenti ed affidabili che siano.

Corrisponde a verità che, se le postazioni sono fisse ed estese sul territorio, la gente ben presto si informa e si conforma diligentemente al Codice con il conseguente calo vertiginoso del numero di multe e infrazioni; sennò si torna a trasgredire "bellamente" con continuità.

Non mancano mai i piloti idioti che, per sfuggire ai controlli, si avventurano in manovre strane e pericolosissime, quelli che zigzgano in corsia per non essere intercettati dalle spire di alcuni apparecchi di rilevazione a quelli che prendono contromano alcune strade per non passare sotto le telecamere che tengono d'occhio le ztl dei centri storici. 

Come fare per debellare i "furbetti del quartierino" al volante? L'intervento umano resta fondamentale: per i rilevatori di velocità, si installano spire e telecamere anche sulle corsie opposte, per regolare l'accesso ai centri urbani si utilizzano appostamenti mirati, con vigili ed ausiliari anche per stanare i soliti pirati "ignoti" della strada, che girano impropriamente con auto con targhe "straniere" per aggirare anche le multe comminate con i controlli telematici.