Simulazione del T-Red in azione!

Ogni Comune o pubblica amministrazione locale che si rispetti, dovrà “pagare pegno” nel caso consenta ad una società privata l’uso dello strumento denominato T-Red e paga il locatore a provvigione. In questo caso anche se l’automobilista passa col rosso, la contravvenzione, eventualmente “elevata”, deve essere annullata, perché ad accertare la violazione è stato l'apparecchio ad infrarossi, gestito di fatto dal privato, senza la supervisione della Polizia municipale o comunque del personale preposto dall’ente. L'ultima sentenza n.459/12, pubblicata il 3 maggio dalla sezione civile del Tribunale di Vicenza, parla chiaro: bocciato, quindi nella circostanza, il ricorso di un Comune e confermato l’annullamento dell’ordinanza, ingiunzione emessa per la sanzione amministrativa irrogata all’automobilista. Gli apparecchi che rilevano automaticamente le infrazioni, ad esempio quelli ad infrarossi come il T-Red, devono essere gestiti direttamente dalla Polstrada o dai vigili urbani della zona (lo conferma lo stesso Codice dopo la riforma del 2010 che ha modificato l’Art. 201, comma 1 ter). Nel caso specifico, invece, il Comune consentiva ad una società privata l’utilizzazione dell’apparecchio, per almeno diciotto ore al giorno, segno che, evidentemente, la gestione diretta dello strumento era affidata alla stessa società locataria che affittava il T-Red all’amministrazione. Quest’ultima risultava retribuita addirittura a provvigione, tot euro ad ogni infrazione rilevata (dalla società privata) e ritenuta (dal Comune) atta alla contestazione. Irrilevante ai fini della legittimità delle multe elevate in questa circostanza, la supervisione dei Vigili urbani, laddove l’attività dei dipendenti dell’amministrazione è circoscritta alle operazioni per garantire il funzionamento dell’apparecchiatura, ma non le gestione della stessa e delle rilevazioni. All’ente locale non serve replicare che le operazioni di scarico dei files e di elaborazione dati siano effettuate dalla Polizia municipale con l’aiuto di un dipendente della società locatrice. Dopo aver interessato ogni aspetto della vita quotidiana, l’evoluzione digitale approda anche in questo settore con una nuova generazione di apparecchiature elettroniche, in particolare per il controllo della velocità e delle infrazioni al semaforo rosso si è passati da sistemi basati su rudimentali sensori accoppiati a fotocamere analogiche, a veri e propri elaboratori in grado di analizzare una scena ed individuare una infrazione. Le nuove macchine come il T-Red presentano innumerevoli vantaggi, ma in questo caso al Comune, soccombente in giudizio, non resta, che pagare le spese e andare a casa!