Le assicurazioni si assicurano i tagli!

Il Governo Renzi sotto l'ombrellone ci propone un disegno di legge a dir poco "allarmante" con nuove normative, molto più favorevoli alle compagnie assicurative che alle vittime degli incidenti stradali. A conti fatti prevedono un taglio netto dei risarcimenti, con effetto addirittura "retroattivo" alle richieste di indennizzo in atto ed a quelle gia' presentate. Probabilmente se l'automobilista italiano "medio" smettesse di cercare di "raggirare" ogni volta che gli succede un incidente grave o banale che sia, le compagnie di assicurazione certi "proponimenti" da parte del Governo in carica sarebbero vieppiu' inutili o controproducenti verso l'opinione pubblica. Per i soliti "furbetti" che dopo ogni urto in macchina simulano infortuni gravissimi e vanno per direttissima all'ospedale: "Per farsi dare i soldi dall'assicurazione", rischiamo di pagare molto di piu' tutti quanti. Se ogni automobilista si limitasse a chiedere il risarcimento adeguato alla gravita' di ogni singolo sinistro accadutogli, avremmo tutti molto piu' soldi da spartirci e da ottenere dalle compagnie assicuratrici senza battiti di ciglia o annose e dispendiose cause in Tribunale. La pressione fiscale in questo paese è cosi elevata che a qualcuno potrebbe venire in mente, a questo punto di non pagare o rinnovare piu' l'assicurazione. I rilievi giustapposti al Governo dalla commissione Giustizia, alle nuove norme sulla Rc Auto che non solo confermano la volontà dell'esecutivo di ridurre drasticamente gli indennizzi, ma prevedono anche un "effetto retroattivo", sembrano non essere, ahinoi, serviti a nulla. Un comma in particolare, recita che i parametri previsti dalla nuova TUN, alias Tabella Unica Nazionale (lo strumento per calcolare il valore da attribuire ai punti di invalidità causati da un sinistro, ndr) si dovranno applicare anche alle richieste di risarcimento del danno alla data di entrata in vigore della legge. La proposta di modifica altresi' stabilisce, udite udite, che il valore economico del punto di invalidità cresca in modo più che proporzionale all’aumento percentuale per le macro lesioni superiori al 90%! Davvero una "bruttissima" novità per le vere vittime della strada abbisognose di reale e cospicuo risarcimento. Le assicurazioni "assicurano" dal loro canto che: “La definizione del danno non patrimoniale sia una componente indispensabile per la riduzione dei prezzi delle polizze". E che senza l'annunciato taglio degli indennizzi, vista la ripresa della frequenza dei sinistri, sara' difficilissimo se non impossibile abbassare ulteriormente i premi agli automobilisti. Vi ricordiamo al finale, che la nuova tabella dovrà essere ulteriormente vidimata con decreto apposito dal Presidente della Repubblica entro 120 gg. dall’approvazione della legge in Parlamento. Cosa fara' a questo punto Sergio Mattarella?