Tutte le novità sul risarcimento per fermo tecnico dell'auto o della moto!

Per danno da fermo tecnico del mezzo, si intendono le perdite economiche subite dal proprietario di un veicolo incidentato, il non poterlo utilizzare nel periodo necessario alla sua riparazion. Un danno causato, dunque, dall'inutilizzazione “forzata” del mezzo, che si aggiunge a quello “materiale” riportato dal veicolo, auto o moto che sia nell'incidente stradale. Se usate l'auto o la moto quotidianamente o molto spesso, tutto ciò potrebbe causarvi oltre al serio problema "logistico" anche un danno erariale importante. Come quantificare allora le perdite? Ovvero il danno da fermo tecnico? L’entità del danno varierà, in primis, in base alla tempistica" necessaria per ripararlo, in secundis, se il proprietario abbia già sostenuto o continui a sostenere dei costi "vivi" per la gestione del veicolo che sostanzialmente, per il periodo di mancato utilizzo, vanno a vuoto (bollo auto o moto annuale o premio assicurativo pagato, etc). 

Per valutare l’entità del danno, in soldoni, abbisogna tenere in considerazione tre fattori:

a) ore di riparazione: tempo per il quale il veicolo incidentato è stato effettivamente sottoposto a riparazione;

b) giorni di riparazione: calcolati nelle 8 ore di una normale giornata di lavoro e non nella 24 ore solari;

c) il costo giornaliero: riferito alla giornata lavorativa tipo, alla cilindrata, al modello ed alla classe del veicolo.

Ai fini della liquidazione, la Giurisprudenza prevalente, ha ritenuto possibile la liquidazione equitativa del danno anche in assenza di prova specifica, rilevando al fine, la sola circostanza che il danneggiato sia stato privato del veicolo per un determinato periodo di tempo, anche a prescindere dall'uso effettivo a cui esso era destinato.