Se circolate con auto immatricolate prima del 2000, dal prossimo anno in arrivo una bella stangata dal Governo!

Le parole dell'attuale Ministro dello Sviluppo Economico, alias Carlo Calenda, sono chiarissime: "Prossimamente il bollo auto cambierà così, più il vostro autoveicolo è vecchio ed inquinante, più lo pagarete caro". L'Esecutivo in poche parole vuole "rimodulare" la tassa sui mezzi di trasporto con importi crescenti in rapporto alla data di immatricolazione e delle emissioni inquinanti del veicolo. A detta del Ministro, non sarebbe più "opportuno" per il Governo adottare un meccanismo di rottamazione, giudicato troppo generico e costoso, ma si potrebbe scegliere un sistema "diverso" legato alla tassazione e al rinnovamento del parco veicolare. Ed i bonus per acquistare auto più ecologiche o auto elettriche? Potete dirgli Addio! Niente sconti, nessun incentivo statale per rendere più onorevole ed indolore il commiato dal vostro amato vecchio macinino! Largo invece ad una nuova tassazione a carico dei proprietari di auto "nemiche" dell’Ambiente e della qualità dell'Aria. La normativa allo studio prevede un'imposizione fiscale variabile, a seconda della suddivisione dei veicoli in 3 categorie: "zero emission", "standard" e "premium". Se l’intento è quello di salvare le nostre città metropolitane dallo smog e dall'effetto serra, l'effetto sociale sarà disastroso. Nel Belpaese, di mezzi obsoleti ne circolano ancora tanti, forse troppi: il 45% dei veicoli rispetta solo lo standard euro 2. Una famiglia su due, pertanto, rischia di pagare il superbollo. Secondo sempre il Ministro dello Sviluppo: "L'età media del parco macchine circolante italiano è troppo anziana e deve ringiovanire al più presto!". Come? Alzando le tasse ai meno abbienti...