Attualità
Lo sapevate che le targhe automobilistiche da noi costano il doppio rispetto al resto dell'UE? La produzione è monopolizzata dallo Stato che le sforna da un'unica fabbrica a circa 40 euro ognuna!
Forse non tutti gli automobilisti italiani sanno che le targhe nel Belpaese, costano circa il doppio se non più della media degli altri paesi europei. La situazione peggiora per i proprietari ed intestatari di veicoli nelle regioni e province cosiddette a "statuto speciale", dove anche il prezzo delle "lattine" per il riconoscimento stradale, lievita “specialmente” verso l'alto, senza una mera ragione. Ad Aosta, Trento e Bolzano, una targa nuova può sfiorare le 45 euro, manco fosse stampata su lamina e foglia d'oro! “Cui Prodest?” Non solo il costo di ogni singola targa da noi è gravoso ed insostenibile, ma la produzione negli anni è pure andata “in tilt” varie volte, con magazzini vuoti e riserve della Motorizzazione a secco (disguidi accompagnati da superlavoro e turni notturni forzati per le maestranze dell'unico centro di produzione nazionale, ndr). In questo salatissimo quadro, ricordiamo come per i primi 5 anni dopo l'avvenuta immatricolazione, la targa sia sostituibile in garanzia e gratuitamente per ogni difetto di fabbricazione. Negli altri paesi UE, in primis Francia, Germania e Spagna, in assenza di regime di “monopolio statale”, il costo di una targa nuova, è inferiore ai 20 euro comprese le spese di spedizione a domicilio. Avete letto bene, il costo è inferiore alle 20 euro al pezzo! In Italia, la stampa del supporto metallico con impresso il "sacro" codice alfanumerico, viene realizzata "in situ" unicum del Poligrafico dello Stato, in provincia di Foggia, al quale il Ministero dell’Economia paga ben 23 euro e rotti per il prodotto in quanto tale, a cui andranno aggiunti l'onerosissimo interesse al 22% di IVA, ed un “sovrapprezzo” finale, una tantum, di 13 euro per non meglio precisate ragioni di sicurezza stradale nazionale. A conti fatti, caro automobilista tricolore, una targa nuova, sfiorando le 42 euro, carissima ti costa! Ovvero il doppio del mero costo di produzione e molto più di quanto avviene in tutta l'UE (ove ogni cittadino patentato e proprietario di autoveicolo, motoveicolo, può richiederla da Sè, compilando un modulo online al proprio ente-ufficio trasporti preposto, nello spazio-tempo di qualche click al pc o allo smartphone, ndr). La domanda da porre al legislatore o chi ne fa le veci, sorgerà spontanea anche a Voi: “Perché mai in questo Paese, ancorché socio fondatore dell'UE, nell'Anno Domini 2017, ogni cosa costa cara ed ogni singola pratica non è mai facile, sbrigativa ed equipollente come per gli altri?”.
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