Le forze dell'ordine dichiarano guerra ai permessi per disabili falsi e si doteranno dal prossimo anno, di "agenti accertatori" con mini dispositivi "intelligenti" in grado di rilevare i pass falsi. L'Italia tutta perde annualmente milioni di euro di "mancato incasso" per l'uso fraudolento dei pass disabili per le aree di sosta riservata. Ed è cosi che in meno di un secondo, agli agenti, ai vigili o agli ausiliari del traffico basterà puntare le "pistole elettroniche" contro i parabrezza degli autoveicoli per sapere se è valido o no il permesso per la sosta "privilegiata" grazie alla sincronizzazione con i terminali potranno instantaneamente multare gli infami approfittatori. Questa è una delle misure inserite all'interno di un nuovo disegno di legge per sbloccare la città dalle barriere architettoniche, presentato alla "Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità". Liberare la sosta dai furbetti dei permessi falsi significa favorire chi ne ha pieno diritto, cioè i disabili ed abbattere ulteriori barriere architettoniche, culturali e comunicative che rendono sempre più spesso e incivilmente la vita impossibile ai cittadini-automobilisti più svantaggiati. La moderna soluzione tecnologica punta altresì a rendere più fruibile la viabilità, monitorando le barriere architettoniche già presenti, permettendo nuovi lavori per superarle, verso direttrici strategiche future piene di percorsi accessibili. A giorni dopo anni di lavoro e condivisione con tutte le associazioni di categoria, sarà anche inaugurato il nuovo "Regolamento per la mobilità consapevole delle persone diversamente abili". Con la sperimentazione si partirà dalle strade e dalle piazze di sosta di Roma Capitale, seguiranno a ruota, tutte le più importanti e trafficate città metropolitane dello Stivale. Che sia la volta buona per assicurare un posto adeguato nella strada e nella società alle persone meno fortunate?

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