L'attaccante del Milan NIANG preso in castagna dalla Polstrada!

Prima di tutto i fatti e come realmente si sono svolti. Niang, talento in erba francese, arrivato a Milano, sponda rossonera da sole 2 settimane, ha trovato il modo di farsi notare e subito “stoppare” dai vigili urbani di Milano, stavolta non per l'autografo di rito ma per una megamulta, essendo stato beccato alla guida di una potente vettura non avendo ancora 18 anni, ed ovviamente senza la patente B. Un'ingenuità per il calciatore senegalese piuttosto grave, accompagnata dall'indiscrezione secondo la quale lo stesso Niang si sarebbe spacciato per il compagno di squadra Traoré per cercare di passare “maggiorenne e inosservato” agli occhi degli agenti urbani. Quindi dopo la guida senza patente anche l'aggravante delle “false generalità”. Una serie di episodi “fantozziani” sicuramente spiacevoli, anche se non si son fatti attendere i "chiarimenti" da parte dell'entourage milanista secondo il quale, Niang avrebbe solo voluto spiegare ai vigili che la macchina era di Traorè ed il malinteso sarebbe nato dal pessimo italiano parlato del ragazzo. Resta comunque il fatto che era circolante, al volante, senza avere licenza di guida e nemmeno un accompagnatore al fianco (come prevede il Codice della Strada). Storie di privilegi “tutti italiani” che ogni volta scatenano commenti e reazioni di vario tipo, specialmente sul web, da chi, in tempi di crisi nera, se la prende a ragione con la “casta” delle stelle del calcio, ragazzi iperviziati che si permettono di fare tutto o quasi, restando impuniti il più delle volte. È evidente l'imbarazzo che Niang ha provocato nelle alte sfere rossonere, così come è certo l'avvio di un procedimento disciplinare che potrebbe portare ad una forte multa anche da parte della società di Via Turati. Dalla sua acconciatura con la cresta ossigenata è facile fare “il parallelo” all'altro “enfant prodige” Mario Balotelli, “Ma non paragonatemi a lui” supplicò Niang alle prime interviste, ma dopo quanto accaduto, sarà più difficile non farlo, così come non sarà semplice per l'attaccante riconquistare la fiducia dell'ambiente storicamente molto attento alla cura dell'immagine che passa obbligatoriamente dall'evitare determinati atteggiamenti contro il bon-ton e le regole comuni anche in strada!