Isetta'60 torna in versione elettrica!

Quando si dice che il passato è di ispirazione per il futuro prossimo venturo ci si azzecca quasi sempre! Il nuovo progetto elvetico, nome in codice: “Microlino” punta e sviluppa le stesse prerogative di 60 anni fa, e della mitica “Isetta” all'italiana ricalca fedelmente le fattezze e stilosità. Il progetto è stato sviluppato da un ingegnere svizzero appassionato di mobilità sostenibile in collaborazione con la facoltà di Ingegneria dell'Università di Zurigo. Hanno rispolverato la vecchia Isetta, la “bubble car” sviluppata nel 1954 dal laboratorio di design tricolore "Iso", poi divenuta un mini auto di culto a livello mondiale, sotto marchio tedesco e prodotta in centinaia di migliaia di pezzi fino al 1962. La bella e tonda "Isetta" era caratterizzata dall’insolita disposizione ad “Y” delle quattro ruote e dalla sola portiera anteriore. Per realizzare il prototipo, il team di ricerca e sviluppo del "Microlino" ha montato un nuovo motore elettrico all'Isetta, per testarne le caratteristiche principali alla guida effettiva su strada. Tra le ragioni che li hanno spinti a proseguire, c’è stata la reazione entusiastica dell'opinione pubblica e degli specialisti del settore. Il progetto definitivo è stato realizzato con l’aiuto di finanziatori cinesi e subito "esposto" agli sguardi di appassionati e curiosi all’ultimo Salone di Ginevra 2016. Trazione elettrica a parte, i moderni concetti di “Urban Mobility” non sono cambiati particolarmente dagli anni del "boom" '50-'60, ovvero ingombri ridotti, facilità di parcheggio, agilità nel traffico, design sinuoso ed accattivante, eccentrico e moderno, capace di attrarre lo sguardo degli automobilisti più di una fuoriserie, viaggiando comodamente seduti "seat by seat". La nuova "Microlino" stupisce anche per l'accelerazione che non t'aspetti, le emissioni zero, la facilità di guida e di ricarica "plug-in" (basterà infatti infilare l'apposito spinotto in una qualsiasi presa "casalinga" a 220 Volt, ndr). Al momento non sono dichiarati ne l'autonomia, ne il prezzo di listino, ma il primo lotto di 500 esemplari è andato completamente esaurito. Fate Vobis!