Prossimamente per superare in sicurezza una bicicletta in strada si dovrà avere 1,5 m di spazio laterale!

Prossimamente se incrociate il solito "gruppetto" di ciclisti sulla statale mentre tornate a casa dall'ufficio o quando partite in gita domenicale la mattina presto, mettetevi l'anima in pace e togliete definitivamente il piede dall'acceleratore fino a destinazione perchè potrebbe costarvi molto caro! Un nuovo disegno di legge denominato "Salva-Ciclisti", imporrà che le biciclette non potranno più essere superate se non a determinate condizioni, ovvero lasciando almeno 1,5 metri di distanza laterale. Oggi, i sorpassi avvengono a distanza troppo ravvicinata e pericolosa. Il rischio? Una bella e salata multa da 160 fino a 650 euro per lo sventurato automobilista! Con la sicurezza stradale non si scherza e le statistiche parlano sempre di morti sulle strade come se "piovesse" da quando sulla carreggiata coabitano mal sopportandosi quattro e due ruote. In questi giorni, prima della pausa estiva, l'Esecutivo cerca di fare chiarezza e di porre tardivo rimedio. Ma come al solito in Italia, a volte, la "toppa" è peggiore del "buco", con una legge che di fatto rallenterà e renderà più difficile la viabilità. Sotto i riflettori il comma 2-bis dell'Art.149 del Codice, che tratta proprio di distanze di sicurezza tra i veicoli. La modifica, attualmente in discussione alla commissione Trasporti di Camera e Senato, dovesse entrare in vigore sarebbe una mini rivoluzione per tutelare i migliori bikers professionisti come i pedalatori improvvisati del weekend. Ma non finisce qui! Le oggettive dimensioni, non verosimili, del 99% delle strade italiane, non superano i 3 metri: carreggiate, guard-rail e segnaletica incluse. Lo spazio, insomma, non è immenso e nella maggior parte dei casi, non consente la convivenza - a distanza di sicurezza - tra autoveicoli e biciclette. Non servirà un pool di ingegneri delle misure industriali per garantire che carreggiate così ampie da fornire una distanza laterale di 1,5 metri per parte sono presenti in Italia, praticamente, solo in autostrada. Se poi ci mettiamo anche le buche ed i lavori in corso, le arterie viarie consone si restringono ancor più. Non sarebbe il caso di aggiustare l'asfalto o creare nuovi percorsi sicuri, leggasi più piste ciclabili e ciclovie, solo per il transito delle due ruote? Facendo in modo che non provochino alcun intralcio alla circolazione? Anche i ciclisti "sicuramente" sentitamente Vi ringrazieranno!