Non si deve MAI guidare ubriachi!

Se l’uso della bicicletta non salva il conducente “brillo” dalla condanna per guida in stato di ubriachezza, non fa scattare però la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida. Lo stabilisce senza appello la sentenza n.10684 del 19 marzo scorso della Cassazione con la quale ha giudicato il caso di un padre condannato all’arresto di un mese e mezzo più mille euro di contravvenzione per essersi messo alla guida della sua bici, avendo con sé anche il figlio minore, dopo aver “alzato un po' troppo il gomito” con i suoi quattro e più amici al solito bar, tanto da risultare “super positivo” al test alcolemico eseguito dalle forze dell'ordine preposte. L’uomo è ricorso alla Suprema Corte motivando l’eccezione di incostituzionalità dell’Art. n.186 del Codice della Strada, con esplicito riferimento all’Art. 3 della Costituzione, con riguardo alla prevista applicazione della sanzione amministrativa per tutti i casi di guida di un veicolo in stato di ebbrezza senza distinguere tra la guida di un mezzo a motore e quella di uno a pedali. In realtà la Corte respinge il reclamo poiché palesemente irrilevante, dal momento che la sanzione accessoria non gli era mai stata comminata. Allo stesso tempo, però i Giudici decretano che la misura della sospensione della patente non possa mai applicarsi nel caso in cui la violazione si realizzi ponendosi alla guida di un mezzo per il quale non è prescritta alcuna abilitazione alla guida.

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