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Sicurezza Stradale

Accordo Ania e Moige per più sicurezza stradale in Tivù!

“Voglio una guida spericolata, voglio una guida come quelle dei film!". No, Grazie. Preferisco vivere e guidare bene!

Accordo Ania e Moige per più sicurezza stradale in Tivù!
Accordo tra ANIA e MOIGE per la sicurezza stradale in televisione!

 

Quante volte ci sarà capitato che sprofondati sul divano, belli e tranquilli davanti alla tivù ci ridestiamo e sobbalziamo dal sofà, per condannare ed inveire istintivamente contro la miriade di comportamenti al limite del codice penale e stradale del “bello e dannato” di turno di una serie famosa o della popolare trasmissione del sabato sera? Esempi negativi per tutti i gusti e su tutti i canali, a qualsiasi ora, ogni giorno, ce ne propongono a iosa. Uomini e donne, dal gentilissimo aspetto e dalla maniera affabile, che guidano con "nonchalance" senze cinte allacciate in vita o ricevono chiamate al cellulare senza minimamente tentare di fermarsi o accostare, in evidente violazione delle più elementari regole della sicurezza stradale. Atteggiamenti sconsiderati, passati in tivù come “normali” o addirittura riletti in chiave positiva o da imitare, per far più ascolto o più effetto sulle masse di ignavi tele-poltroni matricolati. Un bombardamento a tappeto di messaggi diseducativi audiovisuali, molto pericolosi soprattutto per i più giovani, a cui la Fondazione Ania per la sicurezza stradale e il Moige (MOvimento Italiano dei GEnitori, ndr) intendono arginare e porre sotto un minimo di tele-controllo. L’obiettivo del progetto è quello di supervisionare la sicurezza stradale sul piccolo schermo, individuando tutti i “passi falsi” e premiando con lode quelli corretti. A tal fine l’Osservatorio del Moige analizzerà fino a primavera inoltrata i programmi in “fascia protetta” dei canali generalisti più seguiti, siano digitali terrestri, che satellitari per redigere un indice dei “buoni” e dei “cattivi”. Ogni mese verrà stilato una specie di report, nel quale sarà indicato il programma che ha “trattato meglio” la causa della sicurezza stradale e quello che, al contrario, si è distinto per il peggior esempio da non imitare. Non certo una lista di proscrizione, ma un pratico vademecum eticamente “responsabile” che aiuti a valutare e nel caso mettere al bando, tutti quei programmi che prendono “per buone”, cattivissime abitudini da pirati della strada. Quei comportamenti al limite del penale, per intenderci, totalmente da abiurare, leggerezze al volante, che nella vita reale costano ingenti somme alla sanità nazionale, causando giornalmente incidenti più o meno gravi, con perdite di punti, patenti e di innocenti vite umane. I parametri di analisi sono messi a disposizione dalla Fondazione Ania, che ha classificato tutti gli “atteggiamenti” più pericolosi al volante ed anche i comportamenti da “medal of honor”. La maglia nera delle abitudini più “insicure”, all’ultimo posto della hit parade stradale và dal non uso delle cinture, alla guida sbadata per stati alterati di coscienza derivanti dall’abuso di alcol e droghe, all’uso indiscriminato del cellulare per messaggiare sovrappensiero senza guardare la strada o chiacchierare con le mani sul telefono e non sul volante senza auricolare. In testa alla lista, tutte le "buone pratiche" o situazioni che incoraggiano la guida corretta in automobile ed in moto: l'uso obbligatorio del casco protettivo, allacciare le cinture di sicurezza anche ai passeggeri nel sedile posteriore e dei seggiolini per i bebè. Insomma, in definitiva, facciamo in modo che la televisione sia per una volta una “brava” maestra da seguire in ogni sua mossa, un valido strumento moderno, didattico e interattivo in grado di aiutarci ed educarci nella lotta ai crimini ed ai criminali della strada. Bisogna sempre ricordare che in Italia per questo genere di “incuria” alla guida, muoiono più di dieci persone al giorno; e nell’anno passato, il nostro è stato l'unico paese europeo a registrare oltre 4 mila morti per incidenti stradali gravi. Il problema della sicurezza in strada è molto sentito dalle famiglie dell'intero Belpaese, che vorrebbero istruire la loro prole all’educazione stradale e al rispetto di corretti codici etici sin dalla tenera età. Da più parti sociali è sempre più richiesto il bisogno di incrementare tali azioni e campagne promozionali e comportamentali volte all’informazione e alla sensibilizzazione della guida sicura, soprattutto verso i giovani neopatentati e di chi ne fa le veci!

 

 

 

 

 

Commenti dei lettori
1 commenti presenti
  • miki

    21-01-2012 19:35 - #1
    Da quando ho iniziato a leggere i vostri articoli sulla guida responsabile rispetto di più i limiti di velocità...Grazie!
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