"Le autostrade italiane sono tra le più vecchie e care d'Europa". Sarà vero? Verità supposte o meno, i nuovi dati del Ministero dei Lavori Pubblici sono già più che allarmanti! Segnalati centinaia di tunnel e gallerie a rischio lungo tutta l'intera rete autostradale nazionale. Il numero dei "pericoli" sembra salire di giorno in giorno, di ora in ora, considerando le opere in cattivo stato sparse lungo tutto l'ex Belpaese. Negli ultimi 30 anni la rete viaria dalle Alpi alle isole è cresciuta in maniera sempre più lenta e farraginosa. Molto elevato il rischio di crolli in quasi tutte le gallerie lunghe più di 500 metri, esposte al rischio di cedimenti per problemi di varia natura, tali da renderle “fuorilegge” rispetto alla norme europee del 2004 sui requisiti minimi di sicurezza stradale (precisa direttiva UE alla quale avremmo dovuto conformarci entro il 2019, ndr). La lista dei problemi rilevati sembra non avere mai fine: tra la mala o nulla impermeabilizzazione delle gallerie alle infiltrazioni d'acqua da tutte le parti, dall'assenza dei più elementari sistemi di sicurezza a quella delle corsie di emergenza e delle primarie vie di fuga, teelcamere e videosorveglianza malfunzionante etc. Avviati già la scorsa primavera gli interventi di adeguamento, secondo la: “Direttiva europea sui requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea”. Fine lavori prevista entro il 2022. La domanda a questo punto sorge spontanea: "Credere alle Autorità preposte o fare gli scongiuri da casello a casello finchè un tunnel non ci separi?”.

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