Statistiche
Mamme e papa' sono i primi e i più impegnati a preparare al “mestiere di guidare” i propri figli. Neopatentati da tenere a freno con la loro voglia di indipendenza e di spostarsi dappertutto con l'auto di casa. Le cose vanno in maniera diversa in Europa: da noi c'è più supporto e pazienza nell'iniziazione al volante, poi vietato sgarrare!
Una partecipazione davvero “straordinaria” quella dei genitori verso i figli aspiranti guidatori, che mostra curiose differenze tra il nostro e gli altri paesi dell'UE con un unico comune denominatore: la prima autoscuola e quella più dura è sempre quella di papà e mamma. I più importanti centri studi dedicati all'automotive e alcune compagnie di assicurazioni on-line, hanno reso noti, con i risultati delle loro ultime indagini, i comportamenti dei genitori verso i neopatentati italiani ed europei. Si evince chiaramente che mentre gli “italici” si adoperano soprattutto nella fase di “praticant-auto”, impartendo ai loro "bamboccioni" lezioni extra "fatte in strada" nel 76% dei casi (per poi “concedere” progressivamente, sempre più libertà di guida ai figli, con annessi obblighi, divieti e raccomandazioni da seguire alla lettera), i “parents” esteri curano di più la “pratica” dopo il conseguimento della patente di guida, con il 68% contro il 12% degli italiani. Una volta testato l'adeguato livello tecnico raggiunto, lasciano la prole totalmente “libera e bella” di prendere l'automobile. Altresi solo il 30% dei genitori europei impone ai figli neopatentati delle regole ferree da rispettare per l'utilizzo del mezzo, in Italia questa pratica “aut-autarchica” è invece quasi la prassi. Difatti l'85% del campione intervistato impone un preciso codice d'onore da non sgarrare, pena il sequestro di chiavi e l'inutilizzo dell'automezzo. Regole ferree che prevedono: il “coprifuoco” ad orario, il divieto tassativo di entrare in autostrada e di fare il “bob”, ossia l'autista prescelto dalla combriccola di amici per il ritorno a casa “sicuro” dal concerto o dalla discoteca. In cima alla lista delle preoccupazioni per mamma e papa c'è sempre la guida notturna col 35%, poi i lunghi viaggi, col 33%, ed infine anche le strade particolarmente trafficate col 25%, mettono non poco in ansia tutti i genitori. È interessante notare come sia in Italia che per il resto d'Europa, tutte le mamme ed i papa' sembrano aver finalmente compreso l'importanza dell'educazione stradale e delle nozioni di base per la guida sicura iniziando anche dalla scuola primaria e l'Autoscuola. Alcuni reiterano fino alla noia i segnali e le principali regole del Codice della Strada da seguire, accompagnando da vicino i giovanissimi autisti durante i loro primi spostamenti, altri preferiscono impartire lezioni “extra” dopo il conseguimento dell'agognata licenza, fino a quando non vedono la prole davvero sicura e prudente al volante. Anche se..... spesso i genitori stessi non conoscono molto bene le regole della strada ed il loro comportamento non rispecchia proprio in maniera ortodossa la sicurezza stradale. Forse dovrebbero anche mamma e papà rivedere un po di regole e di comportamenti assieme ai figli? Avanti cosi!
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