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Statistiche

Rapporto OMS 2015: ogni anno 1,25 milioni di morti sulle strade del mondo!

L’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha redatto e divulgato al mondo il suo report sulla situazione degli incidenti stradali per il 2015. Ebbene anche quest'anno piu' di 1 milione di vite umane spezzate sulle strade. La sicurezza stradale va migliorando, ma il ritmo del cambiamento è troppo lento, soprattutto nei paesi più poveri della Terra!

Rapporto OMS 2015: ogni anno 1,25 milioni di morti sulle strade del mondo!
Il report OMS sugli incidenti del 2015!

L’Organizzazione Mondiale per la Sanità non fa preamboli, ne panegirici, redige commenti specchiati sulla situazione mondiale attuale sulle strade. Purtroppo i dati non ci rallegrano molto, le perdite sono tante, tantissime, ancora troppe per i traguardi importanti fissati per il 2020. Circa 1,25 milioni di persone muoiono ogni anno a causa degli incidenti stradali. Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per i giovani dai 15 anni ai 30, soprattutto maschi, 3 decessi su 4 difatti sono uomini. I centauri in sella ai loro motoveicoli sono i più colpiti dall'ecatombe “on the road” col 23%, delle perdite totali. Il tasso di incidentalita' e di mortalita' varia molto a seconda delle aree del mondo in cui si vive e lavora. Sembra esserci un “muro” sempre piu' alto e visibile, che separa i paesi ricchi da quelli a basso e bassisimo reddito, dove si verificano il 92% delle morti per sinistri stradali con soltanto il 55% dei veicoli di tutto il mondo. L’Europa, dal canto suo si comporta molto bene, avendo il tasso di mortalità più basso del mondo, con 9 vittime ogni 100mila abitanti. Il continente nero, ovvero l’Africa, come ben potete immaginare, piange le sue ingenti perdite di vite umane, con il tasso piu' alto del 28, quando la media mondiale è di 17 morti ogni 100mila abitanti. L'Italia, ad esempio, non si comporta tanto male, facendo ben rispettare il Codice della Strada, arginando efficacemente la guida in stato di ebbrezza, il rispetto dei limiti di velocità e l'obbligo del casco per i motociclisti, accusando invece ancora gravi lacune e ritardi, sull'obbligo delle cinture di sicurezza. Nel Belpaese si sono verificati ben 3721 decessi nel 2013, con un rapporto di 6 morti ogni 100 mila abitanti, a fronte alla media mondiale di 17. Se le immatricolazioni di veicoli a motore in tutto il mondo sono in rapido incremento, il numero delle vittime sulle strade si va via via stabilizzando Negli ultimi 5 anni, quasi 80 paesi hanno registrato una diminuzione degli incidenti gravi, mentre altri 70 paesi hanno conseguito un leggero aumento. Il report del 2015 ci porta a conoscenza che alcuni veicoli venduti nell'80% dei paesi, non sono affatto “sicuri” , in particolare nei paesi poveri, dove quasi il 50% delle 70 milioni di nuove auto sono state vendute nel 2014. Non mancano le quote “nerissime” per pedoni e ciclisti, quelli per intenderci col livello minimo di protezione sulla strada, costituenti il 22% ed il 5% dei decessi a livello mondiale. Quale la ricetta giusta da studiare e mettere in pratica? Quale la strada da seguire per raggiungere il desiato traguardo dell'azzeramento dei morti per incidenti stradali gia' dal 2020? L'OMS ci racconta che le nazioni più all'avanguardia in questo specifico “campo” hanno raggiunto l’obiettivo migliorando le norme, facendo rispettare le regole per davvero e rendendo, spendendo molto del loro PIL, le strade ed ogni veicolo più sicuro e performante. In conclusione, l'OMS afferma che morire per strada al giorno d'oggi e' ancor piu' insopportabile, la via intrapresa e' quella giusta, ma il trend per un'inversione “visibile” di rotta è ancora troppo lento e quasi impalpabile per piu' della meta' dei paesi al mondo. Bisogna fare di piu' ed in fretta! Move on Up!

 

OMS RAPPORTO INCIDENTI STRADALI 2015:


- 105 paesi hanno buone leggi sulle cinture di sicurezza che si applicano a tutti gli occupanti;

- 53 paesi hanno limiti di età e di altezza dei bambini seduti sul sedile anteriore;

- 47 paesi hanno norme per il limite di velocità massima nei centri urbani di 50 km orari ed autorizzano le autorità locali a ridurre la velocità;

- 44 paesi hanno leggi per l’obbligo del casco e richiedono standard di riferimento;

- 34 paesi hanno limiti di legge per guida con una concentrazione di alcool nel sangue. Limiti inferiori o uguali a 0,05 gr/dl nonché limiti inferiori di minori o uguali a 0,02 gr/dl per i neopatentati.

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