Nonna al volante pericolo costante

La sicurezza stradale è sempre attuale come tema sensibile sia a livello nazionale che normativo comunitario. Gli obiettivi fissati dal legislatore europeo per il 2020 parlano di una riduzione del 50% di morti e feriti da incidente stradale. E’ quindi necessario mantenere sempre alto e vigile il livello di attenzione sui fattori che determinano la sicurezza sulle nostre strade. Nello specifico, l’ultima comunicazione della Commissione di Bruxelles, indica come obiettivi basilari del “Programma di azione per la sicurezza stradale 2011-2020” l’incremento dell’educazione stradale e la revisione del sistema dei rilasci delle licenze di guida congiuntamente al maggior controllo sull'attuazione delle norme. Tali “azioni” preventive rappresentano gli elementi funzionali alla verifica della ottimale situazione psicofisica del conducente. L’introduzione della patente a punti nel 2003 e l’inasprimento delle sanzioni per la guida in stato di ebbrezza o sotto l’influsso di sostanze alteranti sono stati passi decisivi per la tutela degli utenti sulla strada. Restano da risolvere, però tutte le problematiche causate da deficit psico-fisici o comuni distrazioni sulla guida. L’udito e la vista, restano tra i cinque sensi, quelli senz'altro più influenti sui livelli di attenzione al volante e necessitano dunque di un’adeguata attenzione tecnica e normativa. L’ipoacusia ad esempio, come descritto recentemente, rimane un problema di sicurezza stradale ancora molto sottovalutato. Secondo le ultime rilevazioni Istat ogni giorno in Italia si verificano in media 600 incidenti stradali, che provocano la morte di 13 persone e il ferimento di altre 850. L’analisi delle circostanze accertate o presunte mette in luce come i principali comportamenti errati al volante, tra cui la guida distratta, costituiscono da soli il 44% dei casi. I numeri citati acquistano sempre più valore ed un interesse ancora più specifico se collegati ai dati sui problemi uditivi. I disturbi in questo settore colpiscono circa il 12% dei cittadini italiani con una crescita rilevante negli ultimi anni dovuta all’innalzamento dell’età media e dell’inquinamento acustico. Il problema è particolarmente rilevante per la popolazione ultrasessantenne che ha una percentuale di soggetti “colpiti” pari al 30%. In Italia nel 2008 le patenti attive erano 35.514.454, di cui 6.840.059 a favore di cittadini con più di 60 anni e 5.933.077 nella fascia d'età compresa tra 50 e 59 anni.  E' lecito sospettare che almeno 2.052.018 conducenti “over 60” siano affetti da ipoacusia di diverso grado. Anche restringendo il campo agli “over 65”, i patentati con problemi di ipoacusia potrebbero essere circa 1,4 milioni (rispetto a 4,6 milioni di patentati over 65).