Sulle strade degli Emirati Arabi Uniti!

Come si comportano gli arabi al volante dei loro autoveicoli, oggi più che mai, che si trovano ad affrontare livelli di motorizzazione in crescita esponenziale ed un elevato cambio generazionale nella popolazione? Sono prudenti come "noaltri" o fanno valere tutti i cavalli delle fuoriserie sulle strade di Dubai o del Kuwait? Quando si arriva in uno dei paesi del Golfo Persico, occorre guidare secondo lo stile di guida locale o secondo il proprio? Sono le domande che si fanno un pò tutti gli "automuniti" che transitano "on the road" negli Emirati, a seguito di episodi, non molto "edificanti" se rapportati all'inflessibile severità e rigore delle normative dei paesi "nostri". Sarebbe d'uopo per aumentare i "bassissimi" livelli di sicurezza stradale, stabilire un codice della strada "standard" per tutti i paesi confederati, poichè la legge del 1995, che regola il traffico negli Emirati Arabi Uniti si dimostra ogni giorno più insufficiente. Il consiglio federale dei ricchi sceicchi e principi arabi, lo scorso mese, ha proposto una serie di misure volte ad innovare l'attuale Codice della Strada: tra le più curiose, il divieto di tenere occhiali da sole alla guida dopo il tramonto fino alle prime luci dell'alba, il divieto di ritoccarsi il "make up" mentre si è impegnati al volante o scambiare sms mentre si viaggia. E non finisce mica qui: il problema difatti è formale e sostanziale, mancano le definizioni delle fattispecie di reato delle "cattive pratiche", dei comportamenti stradali condannabili, assenti le relative sanzioni amministrative e penali. Pensiamo che un simile testo riveduto, corretto e "parificato" ridurrà al minimo la confusione dovuta ai diversi "codici" che esistono in ogni emirato, facilitando in primis, il compito delle forze dell'ordine ed educando al meglio l'utenza stradale a partire dai guidatori più scapestrati fino alle limitazioni per i neopatentati."Maha-s-salâmati".