Norme Europee
Finalmente resi noti i bonus europei per veicoli “eco-compatibili”. Gli incentivi per auto a metano, Gpl, elettrico, ibrido e idrogeno, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale!
Arrivano i fondi dall'UE e finalmente non avremmo più scuse e daremo il via alla nuova mobilità sostenibile più “verde” che ci sia, almeno in centro città! Sarà vero? Saranno "buoni" i nostri politici a prenderli a volo o anche stavolta per vivere e scegliere in modalità "consapevole", ci toccherà aspettare il prossimo autobus? Intanto la Commissione Europea dei Trasporti non si ferma, e ci comunica le principali “linee guida” atte a promuovere e sponsorizzare la diffusione di nuovi autoveicoli più moderni e più efficienti sul piano energetico, da qui al 2015. Il documento predisposto fornisce delle indicazioni agli Stati membri su come si dovrebbero utilizzare gli incentivi per incoraggiare la domanda di auto elettriche e veicoli a basse emissioni di gas inquinanti. Tale “misura” rientra in un più ampio programma nazionale a sostegno della MOBILITA' CONSAPEVOLE che prevede, tra l’altro, un piano per potenziare le stazioni di ricarica per i veicoli elettrici. Gli incentivi (fino a 5000 euro di bonus statale per chi sceglierà di acquistare o immatricolare una vettura elettrica, gpl, ibrida o a metano, ndr) saranno altresi “accompagnati” da sovvenzioni, prestiti e agevolazioni fiscali “operativi” nel triennio 2013-2015, con uno stanziamento globale di 150 milioni di euro. I contributi "di concerto" con il Ministro dell’Economia e Finanza, diventano operativi e favoriranno l’acquisto di veicoli a carburanti alternativi quali nello specifico: auto elettriche, ibride, a metano, a biometano e biocombustibile, a gpl e idrogeno, con emissioni di CO2 allo scarico, inferiori a 120 g/km. In questo modo si intende arrivare presto alle “emissioni zero” nei centri urbani, eliminando sia sostanze nocive come le anidridi, sia altri inquinanti, come le famigerate “polveri sottili” e “particolati” ed i malefici ossidi di azoto e zolfo. La norma europea è a carattere “sperimentale”e si fonda sui limiti oggettivi di emissione, nel rispetto delle ultime raccomandazioni sulla “neutralità tecnologica” della Commissione Europea (CARS 21) e dell’Ocse. Sono quindi ammesse ai “bonus” le seguenti categorie:
- autoveicoli;
- veicoli commerciali leggeri;
- ciclomotori;
- motocicli a due e tre ruote e quadricicli a motore.
Gli incentivi saranno altresi rivolti ai veicoli aziendali e quelli ad uso pubblico (taxi, car-sharing, noleggio, servizi di linea, ndr) per supportare lo sviluppo della mobilità sostenibile attraverso la diffusione di flotte pubbliche e private, in virtù:
- delle alte percorrenze medie chilometriche di queste tipologie di veicoli;
- della maggiore programmabilità delle percorrenze;
- dell’effetto promozionale dei veicoli pubblici sull’utenza privata.
Il contributo 2013 è pari al 20% del prezzo risultante dal contratto di acquisto, con un massimo di:
- 5.000 euro => emissioni di CO2 non superiori a 50gr/km;
- 4.000 euro => emissioni di CO2 non superiori a 95gr/km;
- 2.000 euro => emissioni di CO2 non superiori a 120gr/km.
Per massimizzare l’efficienza “Eko” gli incentivi saranno elargiti previa rottamazione di un veicolo più vecchio di 10 anni, fanno eccezione i veicoli con emissioni non superiori a 95 g/km, elettrici e ibridi, che sono aperti a tutte le categorie di acquirenti, inclusi i privati cittadini, vista la ancora scarsa diffusione. La suddetta norma: “Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni complessive”, fa parte di un accordo quadro inserito nel “Decreto Sviluppo” (DL 83/2012) del precedente governo Monti. Coloro che volessero ulteriori informazioni sui contributi statali per l’acquisto di veicoli a basse emissioni complessive, previsti dalla misura per la promozione della mobilità sostenibile contenuta nella legge Sviluppo (n.134/2012), sul sito Internet del Ministero dello Sviluppo Economico. Vi ricordiamo infine che le immatricolazioni saranno possibili dal trentesimo giorno successivo all'entrata in vigore del Decreto attuativo, in corso di pubblicazione. Ce la faranno i "nostri eroi" a formare un governo in breve tempo atto anche a questo "scopo", o ci lasceremo sfuggire anche questi ultimi "dindi" made in Europe? A Voi i commenti, per non toccare davvero il fondo!
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