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Attualità

Auto autonoma: Google fa causa a quelli di UBER!

Quelli di Google denunciano l'ex "top manager" per sottrazione di software "top secret" per lo sviluppo dell'auto a guida autonoma, utilizzati per fondare un'altra società sponsorizzata da Uber. Siamo veramente al TOP!

Auto autonoma: Google fa causa a quelli di UBER!
Guerra tra colossi americani automotive per il primato delle auto senza pilota!

Google CAR accusa uno dei suoi più alti ex dirigenti per "insider trading" e sottrazione indebita di migliaia di file contenenti informazioni riservatissime sulle nuove tecnologie usate per il progetto di auto senza pilota a guida autonoma, sfruttandoli in un secondo momento per sviluppare i sistemi di un'altra azienda affine costituita dallo stesso e poi acquisita da UberLa vicenda neanche tanto "strana" di per se, potrebbe portare ad una causa epocale miliardaria  tra i due colossi del mercato automotive attraverso le loro società controllate costituite "ad hoc" per la futura progettazione delle automobili che si guidano da sole. Nei documenti presentati in un tribunale, quelli di Uber sarebbero riusciti a produrre in breve tempo lo stesso sistema laser, basato su radar e sensori avanzatissimi che permetteranno alle future auto di rilevare all'istante tutti gli ostacoli e gli imprevisti nell'intorno, copiando di "mala pianta" tutti i progetti ed i documenti originali. Sarebbe stato l'ex "capoccia" a fornire "brevi manu" tutta la documentazione, sottraendo migliaia di file e documenti “top secret” poco prima di licenziarsi dal colosso californiano. E non finisce qui. Quelli di Google sostengono che in tal modo il loro responsabile sia riuscito a fare uscire informazioni fondamentali per costruire un dispositivo migliore della concorrenza, tale e quale al proprio. Nel 2016 Uber sembrava tutta "concentrata" sul servizio NCC (noleggio con conducenti prenotabili tramite app dedicata, ndr) e di non voler entrare nel settore degli autoveicoli col pilota automatico. In pochi mesi, le cose per Uber sono sorprendentemente cambiate, con la major che annuncia il proprio progetto per un servizio di auto a chiamata che si guidano da sole, il mese dopo ha formalizzato l’acquisizione di una startup del settore, avviando le prime corse testing "on the road". Quasi tutte le automobili che si guidano da sole, tranne quelle di Tesla Motors, utilizzano il radar per rilevare le cose che hanno intorno e integrare queste informazioni con quelle raccolte da altri sensori "on board". La nuova "divisione" di Google ha impiegato anni per realizzare un dispositivo considerato tra i migliori al mondo, che contava di offrire in licenza alle case automobilistiche tradizionali. Ora Uber invece di rispondere alle accuse per le "rime", afferma di volere approfondire la vicenda con buonapace dei propri legali. Grazie ai progressi raggiunti negli ultimi anni, la concorrenza nel settore della guida autonoma si è fatta estremamente serrata, soprattutto negli States. Da una parte ci sono aziende ormai affermate e con grandi capitali come Google e Uber, dall’altra numerose startup che sperimentano soluzioni creative e se possibile più avveniristiche per la guida automatica e l’intelligenza artificiale. Dopo un periodo di grandi cautele, giustificate in parte dalla crisi del settore, per recuperare il tempo perduto ed evitare di partire da zero, aziende acquisiscono altre più piccole e più promettenti del settore, ottenendo brevetti e tecnologie da applicare ai loro nuovi veicoli per renderli "faidate". I piani di Google sono molto chiari, in un futuro molto prossimo, avviare nuove "joint venture" per rendere la propria "creatura" automatica a quattro ruote, capostipite di un servizio di automobili "a chiamata" col pilota automatico robotico, in diretta concorrenza con quelli di Uber & co. Chi la spunterà?!

 

 

 

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