Il nuovo jet della Virgin è più veloce del Concorde!

Si chiama "Baby Boom" il nuovo aereo supersonico per usi commerciali destinato a cambiare la vita e la mobilità futura di più di un imprenditore. La ultima "creatura" del magnate anglo-americano fondatore della celeberrima Virgin Records e di mille altre follie da Guinness dei Primati, raggiungerà la velocità "pazzesca" di Mach 2.4, ossia più del doppio di quella del suono, a lui tanto caro. Insomma l'imprenditore più pazzo e "strumpalato" del pianeta, ha costruito l'aereo più veloce del mondo, battendo - e di che tinta - l'ormai datato "Concorde" franco-britannico, Non assomiglierà certo ad un "mostro dei cieli", la sua capienza "limitata" per ovvii motivi, sarà di appena una cinquantina di poltrone "extra lounge", per un costo medio del biglietto A/R Londra-NewYork di 5mila bigliettoni in appena 3 ore di supervolo. Finita da poco la fase di beta test, che ha prodotto eccellenti risultati di "critica" e di "performance" nei cieli, l'affusolato aeromobile sarà pronto per i primi voli entro il 2017, per entrare a regime già dai prossimi 5-6 anni. E' stato soprannominato dall'imprenditore proprio "Baby Boom" non perchè favorisca specificatamente le nascite in alta quota, ma a causa del "boom" o del fragoroso "botto" causato dal superamento del muro del suono durante la brevissima permanenza nella stratosfera. La velocità di "crociera" supererà del doppio quella del suono, spingendo il jet a quasi 2500Km orari, grazie all'assetto "ribassato" delle ali ed a 3 motori potentissimi ma molto più sofisticati, ecologici ed innovativi dei predecessori. Secondo Branson, il "Baby Boom" farà dimenticare in fretta, il "vecchio" Concorde, ex fiore all'occhiello dell'ormai "mitica" Air France, l'aeromobile precursore di tutti i voli supersonici dell'era moderna, col suo carattestico muso a "becco di cicogna" per motivi aerodinamici, caduto già da tempo in disuso e nel dimenticatoio dei cieli, anche per gravi dissesti economici. In pratica tra pochi anni potremo trasvolare gli oceani, nella metà del tempo necessario oggi per coprire le stesse distanze. Davvero un bel risparmio di tempo ma non di denaro, visto che per i primi anni, i costi di collegamenti aerei del genere saranno presumibilmente proibitivi per le masse. Dopo tali premesse, iniziano a "fioccare" gli ordini e le prenotazioni da ogni parte del pianeta e l'attesa per il primo volo commercial-sperimentale a fine 2017 si sta facendo davvero spasmodica. Dopo tanti "air-concept", mega sofisticati prototipi del cielo che hanno incantato gli occhi, ma forse pesato troppo sul portafogli di sprovveduti costruttori e di sognanti passeggeri, dopo una miriade di annunci, proposte e di progetti "shock" andati a male prima ancora di decollare, sono passati più di 50 anni senza particolari novità o rivoluzioni nel campo dell'aeronautica commerciale. Dopo il Tupolev, il Concorde, il Boeing e l'Airbus, quindi: "Benvenuto "Baby Boom"!