Mobilità Consapevole
Dal prossimo anno tutte le nuove auto ecologiche faranno quasi 700Km con una sola ricarica rapida, sfruttando una rivoluzionaria tecnologia denominata a "super condensatori" ibridi. Sarà la volta buona?

Detti in gergo tecnico "SuperCaps", questi mini condensatori "ibridi" in principio studiati per affiancare le "normali" batterie al litio per “aiutarle” a reggere lo sforzo e prolungarne l'autonomia di funzionamento, presto potrebbero sostituirle completamente.
Gli ultimi sviluppi "hi-tech" stanno trasformando i supercapacitors in accumulatori energetici sempre più competitivi rispetto alle "fuel cell" o celle chimiche. La vita utile è il principale plus di questa nuova tecnologia: ovvero oltre 10mila cicli di funzionamento, una durata non paragonabile e di molto superiore ai più performanti accumulatori attuali. Anche la potenza massima erogabile in rapporto alle dimensioni, sarà molto superiore a quella garantita dalle attuali batterie, rendendo il sistema perfetto, cioè adatto a sopportare "senza sforzi" le forti richieste di corrente momentanee. La realizzazione su larga scala è potenzialmente più economica ed ecologica grazie all’assenza di metalli pesanti, elementi rari e più costosi. L'obiettivo è costruire l'auto elettrica del futuro, a zero emissioni, affidabile, sicura, economica e con la migliore autonomia del mondo. Una sfida reale a Tesla & co., grazie alla sopra descritta tecnologia brevettata che consentirà di superare i 700 Km con una sola ricarica. La super batteria non è basata sui "vecchi" accumulatori al litio, ma sui supercapacitori ibridi, una scoperta annunciata anni fa dagli scienziati dell'Università della California. Ora i ricercatori affermano di aver pronta una versione della stessa tecnologia, abbastanza grande da adattarsi a moto ed auto. I supercapacitori ibridi risolvono i problemi tipici dei condensatori "classici", che si caricano e si scaricano rapidamente, ma non rilasciano la propria energia in modo lento e controllato come invece fanno le batterie. Altro inconveniente è la quantità di energia immagazzinata rispetto alle dimensioni: la cosiddetta densità di carica in cui le batterie al litio sarebbero favorite. La soluzione "definitiva" sarebbe l'uso del grafene, un materiale a tutti noto ma ancora molto costoso. "Riusciranno mai i nostri "eroi" a produrre 1 Ton. di grafene al costo di 10 cent di dollaro al grammo?". Fatto sta che i primi autoveicoli ad adottare le nuove "superbatterie" saranno pronti alla fine del prossimo anno, per rivaleggiare con i più costosi "macchinoni" americani, coreani e giapponesi. Solo in un secondo momento arriverà una variante più "economica", che costerà meno e sarà a portata di quasi tutte le tasche. Speriamo bene, la Terra stessa ce lo chiede!
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