Norme Europee
La Commissione Trasporti dell'Unione sta studiando piccole scatole nere da installare sugli autoveicoli per permettere l'arresto da remoto nei casi di emergenza, da parte delle forze dell'ordine!
La Commissione Trasporti dell'Unione Europea sta studiando piccole ma "funzionali" scatole nere da installare obbligatoriamente su tutti gli autoveicoli per permettere l'arresto da remoto nei casi di emergenza, da parte delle forze dell'ordine, dopo un posto di blocco o addirittura in marcia! Fantascienza da poliziesco o utile realtà? Nel prossimo futuro su tutte le strade d'Europa andrà molto “di moda” l'RSV, acronimo di “Remote Stopping Vehicles”, (letteralmente dall'inglese “Arresto di Autoveicoli da Remoto”, ndr), si parlerà molto di come progetti come questi, atti ad osteggiare la criminalità crescente sulle strade con lo sviluppo tecnologico, evitando in ultima istanza l'usa della forza o peggio ancora delle armi, rischiando di arrecare ulteriori danni a terzi incolpevoli ed inconsapevoli. Il sistema studiato dai cervelloni dell'UE in pratica prevede che dal 2020, tutto il “parco macchine” dei paesi membri, implementi obbligatoriamente (il progetto prevede un fase di beta test di circa 5-6 anni salvo variazioni, ndr) un piccolo “congegno” (assimilabile alla scatola nera degli aerei di linea, ndr) attivabile da remoto da parte delle forze dell'ordine, che si vedano costrette ad arrestare la marcia di un qualsiasi autoveicolo segnalato come rubato o sospetto. A seguito dell’attivazione da parte delle forze dell’ordine, la piccola “centralina” interromperà l’afflusso di benzina al motore, determinandone l’arresto graduale, nell'evenienza potrebbe anche azionare e bloccare le serrature automatiche o la chiusura congiunta dei finestrini, così da rendere più problematica la fuga degli eventuali trasgressori o malviventi all'interno dell'abitacolo. Non è prevista, almeno per ora, la possibilità, vista e rivista in molti film “sci-fi” di successo, che la Polstrada possa guidare il veicolo direttamente “da remoto”, pilotandolo in tempo reale dalla strada dritto dritto in centrale! L’idea “meravigliosa” sarebbe quella di attivare il dispositivo durante gli inseguimenti o semplicemente per arrestare la marcia delle auto rubate, geolocalizzarle e recuperarle in un secondo momento usando un Gps. Riusciranno dei ladri ancor più tecnologici delle guardie del futuro, ad eludere il sistema, trovando magari l'unico “bug” nella centralina per bypassare il “freeze” dell'auto da remoto e continuare imperterriti la fuga? Staremo a vedere, nel frattempo apprezziamo e caldeggiamo il provvedimento Hi-Tech!
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