L'ultima Tesla sulle strade USA!

Evento di importanza epocale per il mercato delle auto elettriche e dell'automotive mondiale la decisione di quei "mattacchioni" californiani di Tesla Motors di far diventare "open source", praticamente liberi e gratuiti tutti i brevetti sviluppati dall'azienda nella creazione dei propri rivoluzionari veicoli a batteria. Se si tratta di una mossa vincente e azzeccata lo sapremo presto, di certo ha avuto l'effetto di uno "tzunami" mediatico e strutturale, "costringendo" altri costruttori ad iniziare a sviluppare auto ad emissioni zero ed eco compatibili con quanto già scoperto dagli ingegnosi ingegneri americani. La "mission" di Tesla è sempre quella: rendere obsoleto il motore a scoppio e farlo scomparire del tutto come sistema propulsivo dalle auto del futuro, ma per farlo occorre che anche altre aziende entrino con maggiore impegno sul mercato. La concorrenza per Tesla Motors non è certo quella offerta da pochissimi prototipi elettrici prodotti da altri, quanto piuttosto dall'enorme flusso di veicoli inquinanti a benzina o diesel che ancora escono dalle fabbriche ogni giorno. In tale "ottica", tutelare o brevettare le tecnologie che potrebbero rallentare la produzione di molti altri veicoli elettrici efficienti, sarebbe come darsi "le gomme sui piedi", da qui la scelta di condividere e regalare al mondo il "know-how" acquisito in tanti anni dai ricercatori del marchio californiano sponsorizzato persino dal colosso web di Google. Il dado è tratto, la sfida motoristica è lanciata, condividendo ogni "buona pratica" e fattiva conoscenza di ogni casa automobilistica in un mondo e "modus operandi" sempre più globale. Le vecchie automobili altamente inquinanti, rumorose e scoppiettanti hanno davvero i giorni contati!