E se invece i maiali fossimo solo noi?

L’immagine del maialino rosa "umanizzato" richiama alla mente il bistrattato Palla di Neve de "La fattoria degli animali", il romanzo satirico di orwelliana memoria. Nel celeberrimo capolavoro, i "superbi" suini, stanchi di essere sfruttati e macellati, si ribellano facendo loro si, la rivoluzione, ma mai gettando l’immondizia di fuori. La pubblicità "regresso" scelta dal Ministero dei Trasporti belga è di sicuro impatto, ma ha gettato nello sconcerto e sconforto migliaia di fans e fieri proprietari della mitica Fiat 500, vecchia e nuova, che "maiali" non sono e "sporco" in strada mai lasciano. Che altresì, stanno valutando possibili azioni legali, per far sparire l'immonda cartellonistica nel più breve tempo possibile. Non potevano certo mancare le proteste via twitter e facebook, migliaia i messaggi di sdegno indirizzati dai "cinquecentisti" di "tout le monde" alle autorità belghe, autori e promotori dell'irrivente advertisement! Tanto tuonò che immediatamente piovvè in Italia0anche una "bella" interrogazione parlamentare alla commissione Giustizia e al Ministro degli Affari esteri. Sia per dar conto dell’accaduto, sia per sollecitare il governo belga all'invio di una nota di sincero biasimo accompagnata dalle più sentite scuse.

Non si può infangare impunemente l'immacolato "blasone" della Fiat 500 e del più riuscito "made in Italy" nel mondo, rappresentandone i valori di genuinità, affidabilità, familiarità, orgoglio storico e ingegneristico. Il 500 Fans Club Italia ha addirittura ufficialmente scritto un'email all'indirizzo del governo belga, con le seguenti testuali parole: "Spett.le Ministri della Vallonie Belga, la vostra campagna pubblicitaria in corso su strade e autostrade sorprende e lascia sbigottiti. L'abbinamento di un maiale alla Fiat 500 storica offende la sensibilità dei suoi possessori in tutto il mondo, e come tale mi sento profondamente offeso". Italiani quindi visti all'estero come "maiali e sporcaccioni, irrispettosi dell’ambiente, del pubblico decoro e del Codice della Strada altrui, oppure solo sterili diatribe e ripicche, studiate ad arte da individui dalla "coda di paglia" un pò troppo allungata? Il medium è il messaggio, e lo si può dedurre facilmente osservando la foto, il mezzo raffigurato e traducendo le frasi slogan dell’ultima campagna pubblicitaria per contrastare la "mala pratica" universale dell’abbandono dei rifiuti in strada.

Chissà se l'obiettivo da ambo le parti sia stato raggiunto. Quello "vallone", col clamore mediatico e la vasta "eco" ecologista, e quello italiano della sparizione immediata della "immonda" segnaletica da parte degli enti promotori d'oltralpe. Al finale una domanda sorge sempre spontanea: "E chi risarcirà i danni d'immagine dei tanto bistrattati e incolpevoli suini?". Perchè non dimentichiamoci mai e ricordiamoci sempre, che i maiali sono animali molto più intelligenti degli “umani”, non si comporterebbero mai cosi schifosamente come noi!