Finalmente sarà, aria pulita in città!

Dall'anidride carbonica al carburante bio-ecologico, per combattere l'inquinamento? Sembra la svolta, l'Uovo di Colombo, l'Eureka del secolo contro uno dei più grossi problemi di questo pazzo pazzo pazzo mondo. E' risaputo come l'anidride carbonica presente nell'aria sia purtroppo, sempre maggiore e l'attività dell'uomo negli ultimi anni ha contribuito non poco ad un incremento esponenziale molto preoccupante dell'inquinamento in ogni dove. Allo scopo di “bonificare” l'aria delle metropoli, una società canadese ha un'idea meravigliosa, ovvero trasformare tutto lo smog “cattivo” in qualcosa di utile e “attivo” come un nuovo biocarburante. Un modo per ridurre la quantità in eccesso di CO2, risolvendo una volta per tutte il problema delle fonti di energia rinnovabili ed ecologiche del pianeta. Il progetto è ideato da luminari di prestigiose università americane, tra i finanziatori e sostenitori poteva mancare Bill Gates? Per testare la bontà del prototipo, è stata inaugurata una fabbrica "cattura aria". In breve tramite dei giganteschi ventilatori, l'aria viene convogliata in una soluzione liquida con percentuale altissima di anidride carbonica per ottenere anidride carbonica “pura”. Dopo il rilascio dell'aria senza smog, la soluzione risultante sarà riutilizzata per il ciclo seguente e cosi via. Un processo tutto “naturale” simile alla fotosintesi clorofilliana svolta dalle piante, che vorrebbe appunto sostituirsi alla vegetazione nelle aree più inospitali e desertiche del pianeta. La nuova tecnologia può venire anche utilizzata nei centri urbani, contro l'inquinamento dei veicoli a motore e contro quel 60% di emissioni nocive proveniente da fonti diffuse che è difficile captare all'origine. La possibilità di catturare l'inquinamento disperso nell'aria è rivoluzionaria, mentre le alternative finadesso studiate si rivolgevano alla fase precedente al rilascio. L'impianto test è funzionante e già riesce a bloccare tonnellate di anidride carbonica al giorno, ma sarebbero necessari centinaia di fabbriche come questa, di dimensioni decisamente maggiori. La mission finale del progetto è riuscire a scindere l'acqua in ossigeno ed idrogeno, per poi combinare il tutto con il carbonio ed arrivare ad un carburante totalmente bio e rinnovabile. Una sistema “ideale” simile è stato installato anche in Svizzera, ed entro la fine del 2016, prevede di vendere l'anidride carbonica “purificata” ad aziende ortofrutticole per lo sviluppo dei propri prodotti coltivati. Altro business innovativo potrebbe rivelarsi la vendita di CO2 in eccesso ai produttori di bibite gassate, che usano anidride carbonica “chimica” prodotta con l'impiego di combustibili fossili nocivi per l'ambiente. Tutte opzioni che potrebbero contribuire a contrastare il cambiamento climatico, l'unione delle diverse tecnologie potrebbero davvero fornire la svolta necessaria ad una sfida sempre più globale ed importante. In Italia, secondo l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale nel 2015 le emissioni totali di “gas serra” sono aumentate del 5% rispetto all’anno precedente. La qualità dell'aria e della vita sono ormai temi “caldi” ad ogni latitudine. Sono sempre più numerosi i progetti che hanno l’obiettivo di contrastarlo per contenere il riscaldamento globale entro il 2030, come sancito dalla ultima “convention” nel dicembre del 2015 a Parigi. A questo punto la domanda sorge spontanea: "Ce la faremo a catturare in tempo tutte le sostanze nocive dell’atmosfera e trasformarle in qualcosa di non dannoso per salvarci la vita?".