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 Leggendo tra le righe del 19°mo Rapporto Aci-Censis "Automobile" 2011 la novità più eclatante è quella che un nostro compaesano su cinque sceglie di fare a meno dell’auto propria a favore di mezzi più economici ed ecologici. La crisi che stiamo vivendo comporta serie difficoltà ma può anche essere vissuta come occasione unica e irripetibile per affrontare con determinazione sfide che in altri momenti sarebbero rimandate…a Filippi! Sempre più si fa strada l’indignazione tra la gente comune: quest’anno ci sono stati ben cinque aumenti delle accise sulla benzina e da gennaio scatterà l’aumento già approvato per legge finanziaria. I costi per i “piccoli e medi” automobilisti sono ormai al limite della sopportabilità: oltre 165 miliardi di euro, di cui 58 miliardi come prelievo fiscale, ed il ridotto utilizzo del mezzo privato non comporta poi un effettivo risparmio per le famiglie. A causa della crisi economica, come per seguire la moda del momento, la patria europea dell’auto privata inverte la marcia. Succede così che sempre più giovani, soprattutto tra i 18 e i 30 anni, scelgano di muoversi in maniera più “sostenibile” salendo su autobus e motorini elettrici e che gli over45 rispolverino la bici in garage o le passeggiate in compagnia. Dal rapporto emerge inoltre che la percentuale di chi sceglie forme di mobilità più ecologiche, economiche stia progressivamente aumentando, con un 18% per la bici e 43% per le gite a piedi, con un leggero calo per il trasporto pubblico urbano ed extraurbano (per mancanza di collegamenti diretti, fermate lontane da casa, collegamenti poco frequenti, etc). Il caro-auto (dal 2010 al 2011 si registrato un aumento quasi del 3% nei prezzi) favorisce l’interesse verso il car-pooling, (la pratica del condividere l'auto, maggiormente diffusa nei paesi del nord Europa e negli USA dove esistono associazioni specifiche e dove la pratica è prevista anche nella segnaletica stradale) e il car-sharing (servizio che permette di utilizzare un veicolo su prenotazione, prelevandolo e riconsegnandolo poi in un parcheggio dedicato). Nonostante sia dai più ancora considerato un fenomeno di nicchia e piuttosto circoscritto, nel 2011 gli utenti “condivisi” sono stati 30mila al mese (+66% in 3 anni), 600 le auto disponibili e più di 400 i parcheggi fruibili per un totale di corse effettuate di oltre 170 mila. L’11,5% rispetto al 9,5% del 2010 sarebbe disposto a rinunciare all’acquisto di una auto nuova se venissero incentivate altre forme di mobilità più consapevoli ed una condivisione del viaggio più “verde” e sostenibile.