L'Europa ci chiede anche di spostarci più spesso in bicicletta inquinando meno!

In appena sette giorni saranno centinaia gli eventi e gli appuntamenti dedicati alle due ruote e ad una mobilità nuova e più consapevole, promossi da associazioni, enti, comuni, scuole, aziende e privati. La mission della Settimana europea della Mobilità in bicicletta è quella di sensibilizzare cittadini e amministrazioni sul tema della mobilità sostenibile, prendendo come esempio la bicicletta, quale principale attore degli spostamenti attivi ed intelligenti, rispettosi dell’ambiente e delle persone, nel centro urbano come in periferia. Il tema scelto quest’anno dalla Commissione Europea per la #mobilityweek è la condivisione dello spazio, che vuol integrare le diverse modalità di trasporto a zero emissioni inquinanti come la bicicletta, il trasporto pubblico e quello privato, per ottenere città più vivibili e maggiore sicurezza negli ambienti urbani. Come da tradizione, si invitano tutti a provare, almeno una volta ad andare al lavoro e a scuola, senza auto, a piedi o in bicicletta. In ben undici città italiane sarà possibile provare ad andare con la bicicletta pieghevole. Un attrezza davvero "smart" che si apre e chiude con estrema facilità e che si rivela di grande aiuto nelle situazioni di spostamento intermodali tra treno, metro, tram, ed auto. E non finisce qui, le aziende che faranno “pedalare” più lavoratori e le persone che avranno scelto più spesso la bici “classica” ed elettrica come mezzo di trasporto quotidiano, indipendentemente dai km percorsi saranno premiati al #Bike challenge, la divertente sfida tra luoghi di lavoro promossa per stimolare aziende e dipendenti a muoversi sempre più in stile eco-sostenibile. Lo scorso anno in Italia la super sfida “green” ha visto coinvolte quasi 600 aziende e oltre 7mila lavoratori. Dunque la nuova Settimana europea della mobilità sarà un'occasione in più per confermare l’importanza della campagna atta a sollecitare istituzioni pubbliche e politica “tout-court” sull’approvazione dell’attesa riforma del Codice della Strada, ferma in Parlamento da oltre due anni. Codesto ordinamento per la prima volta, pone ogni cittadino al centro della normativa e individua nella sicurezza stradale e nella mobilità sostenibile le uniche premesse per il controllo dei limiti di velocità, la condivisione armonica degli spazi e della riorganizzazione del traffico urbano, dei trasporti pubblici locali e la promozione della mobilità pedonale e ciclabile. Diamoci una mossa!