Causa fortissimo inquinamento anche la City inglese accelera il bando ai dannosissimi motori termici dalle proprie "streets". L'area finanziaria più importante d'Europa e non solo, sta studiando aree e zone riservate alle auto ecologiche. La totale messa al bando dei motori diesel e benzina dal centro della capitale del Regno Unito sembra sempre più vicina. La circolazione dei veicoli non elettrificati da Londra potrebbe avere i giorni contati. Un rivoluzionario progetto “pilota” studiato dagli esperti del nuovo sindaco "smart" Sadiq Khan, consentirebbe l'esclusione degli autoveicoli non elettrici o elettrificati dai tratti di strada della City classificati come “a basse emissioni”. L'area che ospita il centro commerciale e pulsante della capitale anglosassone è infatti caratterizzata una serie di picchi di inquinamento da smog da far impallidire la Cina, problematiche ormai ataviche enfatizzate dall'altezza eccezionale degli edifici e dalla ridottissima larghezza delle strade sempre più trafficate. Le aree della City più inquinate ed invivibili includono solo per fare due nomi due, Walbrook Wharf e Beech Street, con valori di particolato ben più elevati rispetto al limite tollerato dalle severissime norme europee. Per tutelare la qualità dell'aria e della vita dei cittadini londinesi, l'amministrazione locale potrebbe introdurre sempre più zone per veicoli a bassissime emissioni, sulle quale sarebbe consentito il transito ai soli veicoli elettrici e ibridi plug-in. Le zone ad “ultra-low-emissions” entreranno in vigore dal 1 di Aprile del prossimo anno, e non sarà certo uno scherzo per locali, turisti ed uomini d'affari da tutto il mondo abituarsi all'idea e alle nuove normative. La "Ultra Low Emission Zone" di Londra sarà accessibile ad auto a benzina con standard dall'Euro 5 in su, mentre per i diesel saranno ammessi solo gli Euro 6. I proprietari di veicoli che non soddisfino i nuovi standard “anti-polluzione” dovranno pagare un tassa supplementare per accedere alla City, oltre alla elevatissima tariffa comunale di accesso quotidiana. Se le “misure” funzioneranno, presto ulteriori limiti anti-inquinamento saranno estesi alle strade periferiche più trafficate. Perché dunque non imitare gli inglesi anche per le nostre città metropolitane più inquinate e con la qualità dell'aria degna di una fogna di Calcutta!

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