Attenzione ai bambini in auto e fuori!

E' partita la “Settimana Mondiale della Sicurezza” indetta dall’ONU e dedicata alla protezione dagli incidenti stradali per i più giovani. Ogni giorno sulle strade del mondo muoiono 500 bambini e adolescenti, per un totale di 180mila giovani persi colpevolmente sull’asfalto. Un dramma che coinvolge anche l’Italia dove nel 2013 sono scomparsi oltre 2 bebè a settimana, per un totale di 123 vittime sotto i 18 anni. Le iniziative promosse dall’Onu sotto il titolo della “Dichiarazione dei bambini per la sicurezza stradale”, una petizione rivolta ai leader di tutti i paesi membri. E’ bene ricordare che l’incuria mista all'ignoranza dei genitori che non usano i seggiolini o le cinture di sicurezza posteriori, sono le principali cause di morte dei minori "on the road". Sapete davvero come usarli i sistemi di protezione? Dove posizionare il seggiolino, ad esempio? Il punto migliore è sui sedili posteriori, al centro, in modo da proteggere la prole anche dai pericolosi ed infidi urti laterali. Lo sapete che fino ai 15 mesi di vita, i vostri pargoletti devono viaggiare in senso contrario a quello di marcia? Se non si può fare a meno di spostare il bimbo sui sedili anteriori, è sempre meglio disattivare l’airbag dal lato passeggero, facendo attenzione di "settare" al meglio i sistemi di fissaggio dedicati (perchè le parti del corpo del bambino che necessitano maggiore protezione rimangono la testa e il collo, ndr). Nel 2014 oltre alle 47 vittime, tra gli under 14 si sono registrati anche 1000 feriti per incidente stradale. E' bene sapere che l’uso corretto del seggiolino e dei più comuni sistemi di sicurezza in auto, riduce del 70% le possibilità di conseguenze gravi in caso di sinistro. Le campagne di informazione sul corretto trasporto dei bebè, chiedono una volta di più l'inasprimento delle sanzioni per chi non rispetta le regole, che non valgono solo per gli autoveicoli, ma anche per il trasporto dei bambini in bicicletta e sugli scooter. Ancora più difficile la situazione per la fascia di età 14-17 anni, che fa registrare un totale di 76 vittime annuali. Gli incidenti sono la prima causa di morte tra teen-ager e giovanissimi ed è paradossale che un paese "semprevecchio" come il nostro, continui a perdere ogni anno, per strada, il proprio "capitale umano". Non ci resta quindi che augurare "vivamente" una riuscita davvero mondiale dell’iniziativa delle Nazioni Unite, per smuovere globalmente le coscienze di tutti gli utenti disattenti della strada, favorendo per il futuro ogni misura di prevenzione per soli bimbi!