Gli incidenti stradali meglio prevenirli!

Se la situazione vittime per sinistri stradali in Europa non è rosea, l'Italia non fa certo la parte del Belpaese perchè qui le morti sono aumentate del 1,5%, con un totale di 3.430 decessi nel 2015, 50 in più del 2014 (quasi 10 morti al giorno per urti, scontri, accidenti vari, ndr). Tutti gli ultimi report del Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti inducono non solo alla meditazione, ma all'azione con tre soluzione rapide ed "indolori" per invertire la tendenza delle stragi quotidiane e del fine settimana sulla strada. In primis, aumentare i controlli e inaspire le sanzioni e le multe sulle infrazioni al nuovo Codice della Strada, poi investire più soldi pubblici nella crezione o nel rinnovo delle infrastrutture viarie già esistenti, infine azzerare le morti e i costi sociali collegati ai sinistri per eccesso di velocità e abuso di alcol e sostanze proibite alla guida (cause dirette e indirette di quasi il 30% dei decessi, ndr). Il traffico delle vacanze e dei controesodi porta alla ribalta molti degli annosi problemi relativi alla viabilità, ai quali le istituzioni tutte cercano da anni di porre più di un freno ma con poco esito. È della settimana scorsa la notizia che il numero delle vittime di incidenti stradali è tornato a crescere nell’Unione: cifre da far raggelare il sangue con 26.300 persone che hanno perso la vita nel 2015, quasi 70 vittime al giorno. Quanto agli Stati uniti d'Europa, la situazione varia di molto da una nazione all'altra. La nostra Italietta è ancora nella media europea negli ultimi 2 anni, ma alcuni paesi "satellite", quali Estonia ed Irlanda, hanno ridotto la mortalità del 15% in soli 365gg. Incredibile ma vero! Altre repubbliche baltiche, ovvero la Lettonia e la Lituania lʼhanno diminuita del 10% e bene si è comportata anche la Polonia con un -8% (teniamo presente che la maggior parte dei paesi agli antipodi d'Europa veniva da situazioni "estreme" per lo stato delle strade, del parco auto e delle condizioni della maggior parte degli autisti, ndr). I paesi al "top", quelli per intenderci che hanno avuto meno perdite su strada, sono la Svezia con un -4% e la Danimarca con -3%. Le "macchie nere" spettano ai guidatori ciprioti con un tragico +27% solo nel 2015, ascese preoccupanti degli accidenti gravi pure in Finlandia con un per niente confortante +14% delle morti, la Croazia a ruota con un non lusinghiero +13%, come la piccola Slovenia +11%, Austria e Malta chiudono con un +10%. Vista la precarietà odierna della situazione sulle strade d'Europa, l'obiettivo di ridurre della metà la mortalità stradale entro il 2020 sarà raggiunto in tempo utile? Voi cosa ne pensate?