Transenne, palette, coni ed altri!

In tempi di partenze, vacanze, sagre, commemorazioni e fiere in ogni dove e lavori in corso di ogni tipo, la questione della segnaletica temporanea per eventi che occupano la sede stradale e' un tema "caldo" che riguarda tutti poiché si moltiplicano gli eventi che richiedono la chiusura al traffico di determinate zone con la modifica della normale viabilità. E qui iniziano i problemi. Paradossalmente, ad una situazione che richiede il massimo di informazioni, corrisponde una segnaletica meno efficiente in termini di qualità e di collocazione. Vengono troppo spesso impiegati segnali usurati, deformati e posti in modo da risultare scarsamente visibili (fenomeno ancor più aggravato di notte o in condizioni di scarsa visibilità, anche perché i dispositivi luminosi impiegati per migliorare la visibilità sono sovente scadenti e non a norma di legge, ndr). Tutto questo “bailamme” sulla carreggiata, comporta l’impiego di speciale segnaletica mobile e di altri elementi atti ad integrare e rafforzare il “messaggio” stabilito dal segnale stradale specifico. L’Art. 38 del Nuovo Codice della Strada, ci consente di collocare segnaletica mobile anche senza ordinanza solo per situazioni contingenti, mentre nel caso di eventi programmati, è necessaria l’emissione della relativa ordinanza da parte delle istituzioni. Nell'impossibilita dell’installazione di una segnaletica fissa si ripiega normalmente su quella temporanea. Quale la normativa seguire o adottare in questi casi? La soluzione più ricorrente è quella di collocare un segnale specifico nel punto ove le correnti di traffico possano essere deviate ed il posizionamento di transenne regolamentari o barriere dove inizia l’area pedonale, ossia il luogo ove sono in corso manifestazioni, festeggiamenti o altro (tale “modus operandi” è analogo a quello utilizzato in presenza di cantieri, ndr). Questo non significa che ad esempio la “festa patronale” sia equiparata ad un cantiere, ma semplicemente il fatto che laddove la segnaletica sia collocata in modo regolamentare avrà la sua efficacia a prescindere dalla motivazione che ne ha previsto l’impiego. Come riferimento normativo, generalmente si fa ricorso alla Direttiva Ministeriale 10 Luglio 2002 che titola: “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo”, la quale agli artt. 1 e 2 sui “Principi del segnalamento temporaneo” esplica: “Sulle strade possono presentarsi anomalie, quali cantieri, incidenti, ostruzioni, degrado urbano, etc, che costituiscono un pericolo effettivo per gli utenti”. Tale direttiva e' applicabile anche in altri casi necessitanti segnalazione temporanea. Ogni volta per gli enti preposti e le forze dell'ordine non resta che cercare di studiare le soluzioni più idonee da adottare, non solo per la chiusura e la perfetta delimitazione dell’area in esame, ma anche per i percorsi alternativi e altre prescrizioni da imporre in tali occasionali circostanze.