Il sistema non è nuovo, ma sarà uguale a quello introdotto dal Governo, già nel "lontano" 2006 per i ciclomotori, ovvero ogni abbinamento targa e veicolo sarà registrato in tempo reale su banche dati informatiche pubbliche. Chi possiede più mezzi dovrà - giocoforza - intestatarsi altrettante targhe. Quando si cederà un veicolo a terzi, senza acquistarne un altro, la targa andrà rimossa, ma l'intestatario dovrà restituirla alla Motorizzazione Civile entro 1 anno, pena la "disattivazione" d’ufficio della matricola, che non potrà essere più abbinata ad alcun veicolo. La “portabilità” della targa porterà davvero ad un reale risparmio di tempo e di denaro per i cittadini? Chi acquisterà in leasing o in usufrutto, un nuovo autoveicolo, motoveicolo o rimorchio lo troverà munito di targa nuova “ad personam”, da quel momento ai successivi 15 anni. Dopo tale termine, andrà richiesto il rinnovo per prevenirne l'usura. In caso di acquisto di altri veicoli, si dovrà mantenere la stessa targa. Tutto ciò comporterà, un risparmio di circa 42euro, sommato però alla “scocciatura” di dover sempre staccare e riattaccare le targhe nell'apposito vano. Senza dimenticare che ad ogni cambio di mezzo, si dovranno comunque versare tutti gli oneri “attualmente vigenti”: diritti di Motorizzazione, emolumenti al PRA, imposta bollo ed Ipt. In caso di passaggio di proprietà dell'usato, la matricola del mezzo resterà al cedente, mentre l’acquirente installerà la precedente. Se ne foste privi o se voleste tenervi anche il vecchio veicolo, dovrete richiederne una nuova agli uffici della Motorizzazione. Per i fortunati proprietari di auto d'epoca e veicoli d’interesse storico non cambia nulla, ovvero manterranno sempre e comunque la targa originale, senza se e senza ma! 

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