segnale stradale

Assosegnaletica, l'Associazione che riunisce i produttori di segnaletica stradale, chiede al governo maggiori investimenti per risanare le strade e destinare una quota delle ammende nella manutenzione dei segnali.   Assosegnaletica, nei quattro incontri al tavolo di confronto presso il Ministero dei Trasporti, ha più volte sottolineato come l'autotrasporto sia un'utenza debole della strada proprio per la segnaletica perché le infrastrutture sono pensate a misura di auto. "Si parla di sicurezza a 3 dimensioni, uomo-veicolo-infrastrutture, ma spesso si punta il dito soltanto sul conducente senza considerare l'infrastruttura stradale", ha detto Mazzoni. Le proposte dell'Associazione sono state accolte dal Sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, che ha sottolineato la centralità del lavoro di squadra: "se i risultati ci saranno, sarà merito soprattutto dei contributi dei diversi protagonisti della filiera strada". Intanto, i dati emersi da un'indagine sulla rete viaria del comune di Napoli, condotta dalla stessa Associazione, non sono incoraggianti: il 69% dei segnali stradali della città è irregolare e uno stesso segnale presenterebbe diverse tipologie di non conformità. Sul campione preso in esame, l'irregolarità maggiormente diffusa (circa il 30% del totale dei segnali rilevati) è la totale assenza di marcatura del retro del segnale; nel 17% dei casi la marcatura è incompleta e non conforme alle caratteristiche previste dal Codice della Strada; il 25% dei segnali ha una data di produzione superiore a 10 anni; il 10% è irregolare perché obsoleto e in pessimo stato di conservazione. Inoltre, l'11% dei segnali è posizionato in modo errato, spesso coperto da ostacoli (come alberi o cartelloni pubblicitari) e il 7% è illeggibile perché deformato o imbrattato.