Adesso il ricorso per riavere i punti sulla patente è superveloce!

Seguendo sempre il rovente e attualissimo tema dei ricorsi per violazioni del Codice che comportano la decurtazione dei punti patente oltre la sanzione pecuniaria, il destinatario ha ultimamente ha sempre più "legittimo interesse" nel proporre subito opposizione dinnanzi al Giudice di pace, ai sensi dell'Art. 204-bis del Codice, onde far valere vizi afferenti alla sanzione amministrativa "accessoria", senza necessità di attendere la comunicazione della variazione di punteggio da parte dell'Anagrafe nazionale. Se commettiamo una infrazione "mangiapunti" per eccesso di velocità o per un’altra violazione rilevata con strumenti elettronici a distanza, dopo esserci visti recapitare la multa, dobbiamo comunicare anche il nome del guidatore a Polizia o Carabinieri, dato che la sottrazione del punteggio è a carico del trasgressore effettivo. Se il nome del conducente vero non viene fuori, riceveremo un gentile "addebito" supplementare di 270 euro, senza però perdere punti su nessuna patente. La Corte di Cassazione, pronunciando a sezioni unite un tale verdetto, fa accogliere il motivo del ricorso, cassa la sentenza impugnata in relazione al motivo accolto e, decidendo nel merito, dichiara non operante e quindi non più ammissibile, la decurtazione dei punti sulla patente di guida dell'opponente. Fare ricorso dopo avere beccato una multa, allora conviene sempre? Per tutto quello che dovreste sapere sulle modalità dei ricorsi ed altre informazioni utili, potete cliccare QUIper le nostre pagine dedicate!