Mobilità Consapevole
Il futuro per l'Italia come per l'Europa sarà pieno di autoveicoli elettrici a zero emissioni per combattere l'inquinamento acustico e preservare la qualità dell'aria e della vita!
In Italia tra meno di 10 anni, ci saranno circa 35 milioni di veicoli circolanti: ebbene oltre 9 milioni saranno alimentati da fonti ecologiche a zero impatto ambientale. Circa 4 milioni saranno autoveicoli ibridi ed elettrici, i restanti, quasi 6 milioni di mezzi, saranno alimentati da biocarburanti, ovvero gpl, metano e gas natuale liquefatto. Lo sapevate che noi automobilisti del Belpaese siamo i primi in Europa per auto ecologiche? Lo scorso anno l'Italia è stato il primo paese d'Europa per i nuovi autoveicoli a combustibili "alternativi" immatricolati con quasi 200 mila vetture vendute (a conti fatti, il doppio di francesi e inglesi e quasi il triplo dei tedeschi, ndr). Le statistiche offrono alle imprese elementi utili per comprendere la possibile evoluzione del mercato nonché le opportunità per investimenti futuri. Assodato come il settore dei trasporti contribuisca in maniera preponderante alle emissioni nocive per il clima e la qualità dell'aria delle città, per rendere più salubri i nostri centri urbani sarà fondamentale la transizione verso una mobilità rinnovata e molto più sostenibile. Questo processo nel lungo periodo garantirà una maggiore qualità ambientale, con la netta diminuzione delle emissioni nocive e la quasi totale riduzione dell’inquinamento globale. Nel breve e medio termine, invece i biocarburanti "naturali" come gpl e metano saranno ancora i combustibili alternativi più diffusi. Per supportare questa "eco-rivoluzione" saranno necessarie reti elettriche all'avanguardia, molto più efficienti e più stabili di quelle attuali, che possano evitare ogni sovraccarico causato da una quota di veicoli elettrificati sempre maggiore. Service provider e multi-utility di tutto lo Stivale stanno già mettendo a punto nuove tecnologie di ricarica sempre più sofisticate e rapide, in modo da non compromettere la rete negli orari di punta, in cui si dovessero registrare enormi picchi di domanda di energia. Tramite il nuovo sistema “vehicle to grid”, invece tutte le auto elettriche invertendo il flusso energetico delle proprie batterie, contribuiranno attivamente alla stabilità ed alla sicurezza della rete. Non sono tecnologie futuribili le nuove stazioni di ricarica "bidirezionali", che garantirano la funzionalità costante e la perfetta integrabilità nell'attuale sistema elettrico. Per permettere all’Italia di sviluppare la mobilità elettrica saranno necessarie oltre a normative ad-hoc, un coordinamento governativo efficace per non perdere solo un euro dei cospicui fondi europei. per calmierare le vigenti tariffe e moltiplicare le colonnine nei punti pubblici, fino a che il mercato automotive non si sarà sviluppato!
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