Mini telecamere su tutte le moto della Polstrada!

Sembrava una bufala da primo d'aprile, ma le prove su strada stanno andando avanti da alcuni mesi in tutta Italia con risultati più che soddisfacenti per le casse delle pubbliche amministrazioni "aderenti" al progetto "pilota". Di cosa stiamo parlando? Ma delle pattuglie in motocicletta che stanno "provando" delle mini telecamere installate sulle loro potenti motociclette per beccare agevolmente tutti i furbetti che non rispettano le regole del nuovo Codice della Strada. Sarà autorizzato? Sarà legale? Non si sa. Nei mesi scorsi, alcuni automobilisti si sono visti recapitare multe per sosta selvaggia vietata. Sanzioni che non potrebbero essere rilevate con un semplice passaggio in situ, quindi i motivi per dissentire da una simile "novità" non saranno pochi. Senza contare che le contravvenzioni rilevate da strumenti elettronici tipo Autovelox o Tutor e non da persone fisiche preposte, rivelano costi maggiori per le spese di notifica. Le videocamere saranno quasi invisibili, molto piccole e nascoste nella carena, con apposito telecomando sul manubrio. Il "meccanismo" sarebbe semplice: ogni volta che un agente in moto noterà un'infrazione, avvierà la registrazione in automatico per multare il colpevole. Se i test seguissero ad avere tali risultati, di certo saranno molti gli automobilisti a cadere vittime dei super vigili con le telecamere in moto. Le normative finadesso prevedono solo riprese di telecamere mobili nei centri urbani e fuori, note come "Street Control" che vengono "parcheggiate" comunemente agli incroci. Alcune amministrazioni hanno dato il via alle telecamere montate sugli autoveicoli "in borghese" della polizia municipale, così da sanzionare le soste vietate, con le odiatissime multe a strascico. Nell'attesa di futuri sviluppi, vedremo come andrà a finire, l'importante sarebbe sempre e comunque, con qualsiasi modalità, aumentare la sicurezza in strada e non la distribuzione multipla delle multe!