Strada facendo vedrai tutto il mondo!

“Le strade sono tante, milioni di milioni, e adesso con tutti questi nomi a riconoscerle per gli automobilisti son dolori!”. Sembra un jingle pubblicitario, ma e' solo l'evidente "stato delle cose" quando si parla di "strade" non in senso lato. Come muoversi e riconoscerle nello specifico, in questo dedalo di nomi, appellativi, significati diversi a seconda delle distanze dai centri urbani o all'interno di comunità nazionali, ad esempio. Proviamo a districare ogni nodo eventuale ed ogni ragionevole dubbio sull'esattezza di ogni termine della questione utilizzando come breviario “unico” il nostro amato odiato nuovo Codice della Strada!

Si possono considerare STRADE STATALI (SS) quelle strade che:

a) costituiscono grandi direttrici del traffico nazionale;

b) congiungono la rete viaria principale dello Stato con quelle degli stati limitrofi;

c) congiungono capoluoghi situati in regioni diverse, costituendo collegamenti diretti ed importanti;

d) allacciano alla rete viaria nazionale i porti, gli aeroporti ed i centri di particolare importanza industriale, turistica e culturale;

e) servono traffici interregionali o presentano particolare interesse per l'economia di vaste zone del territorio nazionale.

Le strade statali sono identificate rispettivamente dalle sigle SS seguite da un numero. Talvolta oltre al numero può seguire una sigla: dir per diramazione, var per variante, racc per raccordo, radd per raddoppio, bis, ter, quater, etc. Il simbolo usato è un rettangolo a sfondo blu con la sigla in bianco.

Si considerano STRADE COMUNALI (SC) :

a) le strade urbane di scorrimento di proprietà del Comune;

b) le strade di quartiere;

c) le strade locali che ricadono all’interno di un centro abitato (agglomerati di almeno 25 edifici intervallati da strade, giardini ed altro, ndr) delimitato con popolazione superiore ai 10mila abitanti.

 Nb: sono invece tratti interni di strade statali e regionali le strade delimitate all’interno di un centro abitato con popolazione inferiore ai 10mila abitanti. La delimitazione del centro abitato contenuta nel nuovo Codice è finalizzata ad individuare l’ambito territoriale in cui, per le interrelazioni esistenti tra le strade e l’ambiente circostante, è necessaria da parte dell’utente della strada, una particolare cautela nella guida, e sono imposte particolari norme di comportamento.

Le strade comunali all'interno dei centri abitati sono denominate come via, viale, piazza, seguita da un nome. Le strade comunali all'interno dei centri abitati sono categorizzate in base ai nomi, riportati su segnali rettangolari standard a sfondo bianco con la sigla in nero.

Si considerano STRADE VICINALI (SV) quelle non facenti parte delle prime due categorie, ovvero delle strade statali e comunali. Si suddividono in:

a) Ad uso pubblico: tutte le strade aperte al pubblico transito o di proprietà del Comune o, se di proprietà di soggetti privati, gravate da un diritto reale di uso pubblico;

b) Ad uso privato: con tutte le strade di proprietà di soggetti privati sulle quali non grava alcun diritto reale di pubblico uso.

 Nb: il Codice della Strada ai soli fini dell'applicazione delle norme assimila le strade vicinali alle strade comunali, nell'ambito delle strade extra urbane.

Tutto un po piu' chiaro adesso? Speriamo di si! Se dunque come si suol dire: "Le vie del Signore sono infinite", anche le strade percorse dall'Uomo in auto, a piedi o in sella ad un mezzo a pedali, ogni giorno, sono davvero tante e di tanti nomi diversi! Ora, pero' dopo aver letto tutto questo, proibito sbagliarsi e vietato perdersi!