La velocità (così come la distanza di sicurezza tra due veicoli), deve essere commisurata in base ai diversi fattori che sulla strada concorrono alla sicurezza di tutti:  alla prontezza dei riflessi del conducente, alle condizioni del traffico, a quelle planoaltimetriche della strada, alle condizioni atmosferiche, al tipo e allo stato di efficienza del veicolo, all'entità del carico, nonché ad ogni altra circostanza influente. 

Per definizione la distanza di sicurezza deve essere almeno uguale allo spazio percorso durante il tempo che passa tra la prima percezione di un pericolo e l'inizio della frenata.(cfr Reg. art.149)

Occorre non confondere i limiti massimi di velocita' previsti in base alla strada percorsa ed la velocità eccessiva. "È obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo che, avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circolazione." (cfr art. 141 CDS)
 In particolare, occorre regolare la velocità nei tratti di strada a visibilità limitata, in prossimità delle intersezioni, nelle curve  vicino le scuole o di altri luoghi frequentati da fanciulli indicati dagli appositi segnali, nelle forti discese, nei passaggi stretti o ingombrati, nelle ore notturne, nei casi di insufficiente visibilità per condizioni atmosferiche o per altre cause, nell’attraversamento degli abitati o comunque nei tratti di strada fiancheggiati da edifici.

Anche la Cassazione ribadisce che deve essere in ogni caso adeguata allo stato dei luoghi, anche a prescindere dalle specifiche indicazioni stradali (cfr  Corte di  Cassazione, sez.VI Civile-3 - 20/06/2012, n. 10220)