Dalla Cina con furore...per accaparrarsi anche il mercato mondiale delle due pedali!

Lo sapevate che la bicicletta a noleggio nel mondo vale quasi 4 miliardi di dollari? L'offerta che non si può rifiutare decreta la "fusione" tra i due ex nemici cinesi del bike sharing che hanno deciso di fare la pace per poter fare la guerra, indisturbati, all’estero. Nell'aria c'è di più, ovvero il mercato mondiale del car-sharing e i due colossi cinesi che all'inizio si contendevano le strade del Dragone, senza esclusione di colpi "bassi", finirono per fondersi in una mega società da decine di miliardi, che andò all’attacco e sconfissero nientepopodimeno che quelli di Uber che al tempo dominavano dappertutto. La storia quindi si tinge di "giallo" e si ripete e si rivedono gli stessi protagonisti, perché oggi come allora, dietro gli anti-Uber cinesi c’erano i milioni di Alibaba e manager di società da miliardi di dollari. Ma non finisce mica qui, ovvero in Asia. Il bike sharing "cinese" è sbarcato da quest'anno anche da noi, con i due rivali a contendersi le città metropolitane del Belpaese, prima Milano su tutte. L’espansione su scala globale avrebbe consigliato la "joint venture", ovvero l’alleanza che farà il monopolio o quasi delle due ruote a noleggio, perchè il mercato cinese è già saturo. Pensate che Pechino e Shanghai, le due megalopoli asiatiche hanno già decretato il "numero chiuso" sulle biciclette a nolo! Ce ne hanno già pure troppe per le pur larghissime e lunghissime strade cinesi. Quasi 3 milioni di bikes, di 15 marche diverse, per 4 milioni e mezzo di ruote, una gomma per ogni 3 abitanti. Le startup nate come progetto degli studenti dell’università di Pechino, faranno i primi profitti solo quest'anno dopo aver raggiunto faticosamente il punto di "break even". Anche se dichiarano più di 100 milioni di iscritti e 50 milioni di corse al giorno, sono oltre 20 milioni di biciclette che alla fine dell’anno avranno invaso la Cina, intasando il mercato e abbassando in men che non si dica, il livello di ricavi. Un esempio? Una "corsa" di appena 30 minuti costa 10 eurocents, ma per battere la concorrenza i rivali si sono poi lanciati in sconti incredibili con prezzari sottocosto! Il business è anche altro e altrove, moltiplicate i milioni di iscritti per i 30 euro che gli abbonati devono lasciare come caparra via smartphone ed eccovi già uno straordinario "tesoretto" che i nostri "eroi" hanno già in cassaforte. Ai due "giganti gialli" non resta che decidere se continuare a fare soldi da soli oppure in tandem uniti, pedalando verso il traguardo dei 4 miliardi di dollari!

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