Speriamo di non assistere mai più a di questo tipo di pericolose scene in pista!

Valentino Rossi potrà tirare un sospiro di sollievo, proprio il “Dottore” pesarese col numero 46 davanti al cupolino, fu costretto a "regalare", nel 2015, proprio al compagno di squadra, Lorenzo il Mallorquino, una "decima" coppa che in teoria sembrava già vinta. I punti patente decurtati per il contatto pericoloso e ravvicinato con Marquez, sommati ad altre penalità, fecero di fatto dire addio alle ultime speranze iridate. Ora che il "sistema" è stato abolito dal sistema, i capoccioni della FIM hanno deciso di avere a loro disposizione già sufficienti elementi per punire i piloti che non rispettano le regole e hanno dunque optato per la cancellazione della patente a punti. Il meccanismo venne introdotto nel 2013 per sanzionare i centauri che si macchiavano di comportamenti antisportivi o irresponsabili, o che mettevano a rischio la salute degli altri piloti in gara. I punti di penalità erano compresi in una scala da 1 a 10 e chi metteva a rischio l’incolumità degli altri, inevitabilmente subiva una sanzione con conseguenze importanti in classifica finale. Cosa cambia in soldoni, nel regolamento della MotoGp 2017? La Patente a Punti non servirà più ai commissari per applicare le sanzioni ai danni dei piloti. Solo le prossime gare ci potranno però svelare il livello di discrezionalità dei giudici ed il meccanismo in grado di portare a conseguenze "penali" più pesanti. Il parere dei commissari sarà considerato insindacabile, quindi niente appello ne tantomeno possibilità di ricorso per le scuderie, se la misura adottata sarà di tipo disciplinare. Quanto accaduto nel 2015, al nostro "leader maximo" della classe "regina", non accadrà mai più altri piloti, ma la Patente a Punti resta sempre valido "disincentivo" per motociclisti ed automobilisti che circolano sulle strade normali di casa nostra e non sui circuiti "professionistici" di mezzo mondo!