Sempre l'immarcescibile Fiat Punto in testa alla classifica delle "utilitarie" più rottamate d'Italia anche per il 2017!

Rottamare non è solo una forma verbale all'infinito presente abusata pesantemente dai nostri politici, ma vieppiù una procedura formale che consente la demolizione definitiva di qualsiasi autoveicolo presso un centro di raccolta autorizzato o franco concessionario (se ne acquistate uno nuovo beneficiando di sconti e incentivi per i meno inquinanti, ndr). Entro 30 gg. dalla consegna del mezzo, il demolitore o rottamatore è obbligato alla presentazione della richiesta di cancellazione del veicolo dal PRA, Pubblico Registro Automobilistico, mediante domanda di cessazione della circolazione per demolizione. In permuta o per dismissione definitiva, le vetture date più indietro nel corso dell'anno appena passato sono ancora le più popolari sulle nostre strade. Quando l'italiano automobilista medio decide di cambiare l'auto di proprietà, quest'ultima proprio non ne può davvero più di stare in mezzo ad una strada, ovvero ha mediamente un’età che sfiora i 12 anni e quasi 150/160mila km già percorsi. Quali sono le macchine più “rottamate” d'Italia? Nell’ordine la regina "decaduta" è sempre la Fiat Punto, alla piazza d'onore si pone la Panda, poco distante al gradino più basso con qualche ruga in meno sulla carrozzeria c'è la "sempreverde" Lancia Y. Le prime due valgono da sole il 10% delle rottamazioni totali, con la Punto che andrà letteralmente in pensione solo l’anno prossimo. Fiat Panda e Lancia Ypsilon invece sono ancora, rispettivamente, le prime due "citycar" più vendute in Italia. Fatto il podio delle più rottamate, il resto della classifica rispecchia altrettanto i nostri gusti tipici in fatto di "quattroruote". A seguire si presentano la Clio, la Fiesta e l'Opel Corsa, a chiudere la poco "rispettabile" hit, troviamo la Citroen C3 e la "das auto" Volkswagen Golf. Tutti marchi e modelli molto più che familiari degli italiani da circa mezzo secolo a questa parte. Sarà davvero l'anno buono per svecchiare tutto il nostro parco auto circolante? L’auto si cambia per anzianità, per scelta o semplicemente per avere voglia di qualcosa di diverso. Capita così che circa la metà di chi decide di cambiare una berlina o una citycar ne scelga un’altra dello stesso "volume", mentre l'altra metà degli acquirenti segue l'affidabilità, puntando su un veicolo più grande, di stazza e costo più importante, tipo suv o cross-over. Solo chi guida una "ibrida-plug-in", invece nel 60% dei casi ne sceglie un'altra uguale. Segno che il gusto "italico" in fatto di macchine sta cambiando, non si va più dietro le mode del momento, ma si apprezza molto più un mezzo capiente che salvaguardi anche un pò l'ambiente!

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